Taglio dei fondi al Parco dei Colli
«La Regione non torna indietro»

L’assessore Terzi dopo la bocciatura del provvedimento in aula: «Le risorse finanziarie sono assegnate con queste finalità e obiettivi. Dunque non certo per utilizzi impropri, come il ricovero di richiedenti asilo».

«Non nascondo la mia profonda arrabbiatura. In Giunta revocheremo comunque il provvedimento contenente il taglio delle risorse al Parco dei Colli, nel rispetto della decisione del Consiglio regionale. Questo però, sia chiaro, non vuole dire condividerne la scelta, figlia, ricordo, di alcune assenze in aula tra i banchi della maggioranza, nonostante l’importanza del momento». Così l’assessore regionale Claudia Maria Terzi commenta in una nota, la bocciatura in Consiglio regionale, della delibera che rimodulava i fondi ai Parchi regionali.

«Come assessore e come Giunta - prosegue la titolare lombarda dell’Ambiente - non arretreremo di un millimetro. Semmai andremo avanti ancora più convinti di prima. Come? Siamo pronti, come richiesto espressamente da me e dallo stesso presidente Maroni, a ripresentare immediatamente un altro provvedimento di pari contenuto. Perché ci sono delle regole ben precise, e non si possono rispettare solo quando fa comodo».

«La Regione e i soldi dei Lombardi per i suoi parchi - aggiunge Terzi - sono destinati per fini di recupero, conservativi e di valorizzazione dei beni naturali e ambientali. Le risorse finanziarie sono assegnate con queste finalità e obiettivi. Dunque non certo per utilizzi impropri, come il ricovero di richiedenti asilo. Come Bergamasca non è stato facile tagliare le risorse al Parco dei Colli, ma purtroppo è stato l’unico e il solo ad avere scelto di gestire i beni in altro modo, ossia incoerente rispetto alle vere finalità del Parco stesso. La decisione della Giunta è stata dunque netta e trasparente, mettendo anticipatamente tutti al corrente: i finanziamenti che Regione eroga ai Parchi devono essere attribuiti esclusivamente a quelli che perseguono gli scopi previsti dalle disposizioni stesse, a maggior ragione in considerazione del recente decremento delle risorse ad essi riservate».

«Un’ultima cosa, doverosa - conclude l’assessore Terzi -: qualcuno dell’opposizione ha chiesto le mie dimissioni. Ognuno fa il proprio mestiere, ma mi domando che cosa dovrebbe fare allora il premier Renzi che va sotto in aula ogni tre per due».

Sul caso interviene il gruppo regionale del Pd, ecco il commento a caldo del consigliere Jacopo Scandella, che non usa mezzi termini: «Ieri la Terzi aveva definito il viaggio dei profughi come una transumanza. Oggi rilancia dicendo che ripresenterà la norma assurda e ingiusta contro il Parco dei Colli. Si vede che l’ha presa molto male. Le consiglio un valium perché errare è umano, ma perseverare…».

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