Termovalorizzatore di Trezzo
Protesta contro l'ampliamento

Nonostante la pioggia, è pienamente riuscita la manifestazione di protesta contro il progettato raddoppio del termovalorizzatore di Trezzo sull'Adda. Organizzata dall'Associazione Wwf Le Foppe di Trezzo, la manifestazione ha preso il via al municipio di Grezzago, da cui è partito un corteo che, alle 11,30, ha raggiunto l'impianto trezzese: centinaia di cittadini, tra cui molte famiglie con bambini al seguito, hanno voluto ribadire, insieme a numerosi sindaci dei paesi della zona, il loro deciso «no» al progettato raddoppio dell'impianto di incenerimento di rifiuti.

La vicenda legata al raddoppio del termovalorizzatore di Trezzo, gestito dalla Prima Srl, facente capo al Gruppo Falck, ha preso il via lo scorso giugno, con la richiesta della società di portare le linee di termovalorizzazione da due a quattro, con un'ulteriore capacità di smaltimento di 193mila tonnellate di rifiuti all'anno.

Un potenziamento che prevede, tra l'altro, un raddoppio della volumetria e della superficie occupata (attualmente circa 23 mila metri quadrati). In una prima fase, la richiesta di ampliamente era stata archiviata dalla Regione Lombardia per «motivi tecnici in merito alla reale disponibilità delle aree interessate», cui è però seguita, poche settimane fa, una sentenza del Tar che ha «riaperto il processo autorizzativo».

Attualmente, come hanno spiegato i sindaci di Grezzago e di Trezzo, l'iter autorizzato è bloccato in Regione. In ogni caso, i primi cittadini hanno ribadito il loro secco e deciso «no» al raddoppio dell'inceneritore, tenuto conto che, tra l'altro, già oggi il 60 per cento dei rifiuti bruciati in questo impianto proviene da altre zone della regione.

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