Tragedia sul lago d’Iseo: eguagliato
il numero di morti bianche dell’intero 2013

Con la tragica morte in un cantiere sul lago d’Iseo di un operaio edile di 49 anni le morti bianche in Italia hanno già eguagliato lunedì 10 novembre totale delle morti sui luoghi di lavoro dell’intero 2013.

L’uomo è caduto da un ponteggio mentre stava lavorando a Pilzone d’Iseo ed è morto sul colpo. La vittima, Ivano Bonetti, abitava a Provaglio. Secondo una prima ricostruzione la caduta, da alcuni metri d’altezza, è avvenuta durante i lavori di posa di piastrelle.

L’Osservatorio Indipendente di Bologna per le morti sul lavoro sottolinea come si arrivi a eguagliare il numero di vittime con oltre un mese e mezzo d’anticipo.

Sono 570 dall’inizio dell’anno, sottolinea l’osservatorio, e si passa a oltre 1.150 contando i morti sulle strade e in itinere: +9.6 % quelle sui luoghi di lavoro rispetto allo stesso giorno del 2013 e i 572 morti dello stesso giorno del 2008 anno d’apertura dell’Osservatorio, praticamente gli stessi e questo nonostante la perdita di milioni di posti di lavoro.

Se si aggiungono i «diversamente assicurati» che non appaiono mai nelle statistiche delle morti sul lavoro di categorie con assicurazioni proprie, diverse dall’Inail, - spiegano dall’Osservatorio di Bologna - «pensiamo si superino i 1.100 morti ma per molte ragioni è impossibile avere un numero certo di vittime sulle strade, soprattutto di lavoratori con Partita Iva individuale che sono classificati come “morti per incidenti stradali”, mentre invece stavano lavorando o erano in itinere».

MORTI SUI SOLI LUOGHI DI LAVORO NELLE PROVINCE ITALIANE
Lombardia (66 morti): Milano 7, Bergamo 5, Brescia 12, Como 3, Cremona 7, Lecco 0, Lodi 2, Mantova 12, Monza 3, Brianza 1, Pavia 8, Sondrio 3, Varese 4
Valle d’Aosta (1 morto)
Piemonte (44 morti)
Liguria (9 morti)
Trentino-Alto Adige (18 morti)
Veneto (52 morti)
Friuli-Venezia Giulia (8 morti)
Emilia-Romagna (47 morti)
Toscana (24 morti)
Umbria (13 morti)
Marche (19 morti)
Lazio (38 morti)
Abruzzo (25morti)
Molise (8 morti)
Campania (39 morti)
Puglia (35 morti)
Basilicata (7 morti)
Calabria ( 16 morti)
Sicilia(48 morti)
Sardegna (15 morti)

Le categorie con più morti sul lavoro:
Agricoltura 38% sul totale, con il 62,9% di queste morti causate dal trattore .
Edilizia 23,6%. Industria 10,3% (comprese e fabbriche artigianali).
Autotrasporto 8,1%.

Il 30% di tutti i morti sui luoghi di lavoro ha dai 60 anni in su, il 9,2% sono stranieri. Il 50% di tutte le morti sui luoghi di lavoro sono concentrate in 6 regioni: Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Lazio e Sicilia.

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