Trasferimenti da e per la Svizzera
Chi alimentava il conto di Moro?

È materiale ritenuto interessante da chi indaga quello giunto per rogatoria dalla Svizzera: il conto corrente da un milione e 103 mila euro, sotto sequestro da novembre, riconducibile a Marcello Moro.

L’ex assessore ed ex presidente del Consorzio di bonifica è sotto processo per corruzione. I documenti sono sul tavolo del pm Giancarlo Mancusi.

La domanda che anima il lavoro della Guardia di Finanza in questo momento è una: chi alimentava quel deposito estero? La risposta che gli inquirenti vanno cercando è in una lista fornita dalle autorità svizzere: contiene i nomi di coloro che hanno effettuato versamenti o beneficiato di uscite da quel conto rimasto a lungo segreto.

Sono nomi di persone fisiche – stando a indiscrezioni – ma anche di persone giuridiche: chi indaga ipotizza che si tratti di società di diritto estero, ma l’indagine è ancora in corso. L’obiettivo delle Fiamme Gialle è ricondurre quei nominativi a identità specifiche e capire che tipo di rapporti intrattenessero con l’ex politico del Pdl.

Moro – ha ricostruito l’accusa – gestiva quel denaro in deposito tramite una fiduciaria milanese, che risultava intestataria del rapporto, aperto nel dicembre del 2009 alla Pbk Private Bank di Lugano. Proprio perché intestato a una fiduciaria quel deposito era sfuggito ai pur minuziosi accertamenti bancari condotti su Moro da parte degli uomini del Nucleo di polizia tributaria.

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