Tre mesi per rimuovere la passerella
Tutto il materiale sarà riciclato

Il tessuto giallo dalia non c’è più, così come le decine di migliaia di persone che ogni giorno nelle ultime due settimane hanno camminato su The Floating Piers.

La passerella c’è ancora, “svestita” e inaccessibile. Nonostante le transenne siano state chiuse per sempre, sul lago d’Iseo c’è ancora qualcuno che è venuto ad ammirare la passerella di Christo. Il panorama è completamente cambiato. I tronconi bianchi galleggiano senza la magia delle onde e l’isola di San Paolo non brulica più di persone. A Sulzano è rimasto solo qualche cartello che indica l’ingresso dell’opera e la situazione meteo, non più importante ora.

Per far tornare il lago d’Iseo, almeno fisicamente, come un tempo, serviranno tre mesi. I cubi di plastica saranno riciclati e riutilizzati come materiale plastico, mentre il tessuto sarà spedito in Germania. Le funi e i 200 ancoraggi (del peso di 5,5 tonnellate ciascuno, assicurati a 90 metri di profondità) saranno trasportati fino al porto industriale dove, grazie a una gru, potranno riemergere dai fondali. Al ritmo di tre al giorno. Che fine faranno? Verranno polverizzati, per diventare materiale di reimpiego industriale.

© RIPRODUZIONE RISERVATA