Treni, ancora problemi a Greco
Stop e ritardi per i pendolari

Nuova mattinata di disagi per i pendolari. Dopo i guasti del 26 gennaio a Milano Centrale e Greco Pirelli, che hanno rallentato i treni con ritardi fino a 120 minuti, il 27 gennaio altri problemi a Greco Pirelli.

Alle prime ore del mattino Trenord ha informato i viaggiatori di possibili variazioni e ritardi fino a 15 minuti sulla direttrice Bergamo-Milano via Carnate per un guasto agli impianti che regolano la circolazione dei treni nella stazione di Milano Greco Pirelli.

Problemi sono stati segnalati anche sulla Bergamo-Pioltello-Milano.

Nel frattempo sulla pagina Twitter dei pendolari bergamaschi è comparsa una foto in cui si vede una carrozza rattoppata con nastro adesivo.

E sempre dai pendolari arriva alla redazione la lettera di Cristina Crimella, lavoratrice pendolare sulla tratta Bergamo-Milano Garibaldi, che scrive: «Esco dall’ufficio e mi reco in stazione Milano Porta Garibaldi per prendere il treno per Bergamo con partenza prevista per le 18,23. Ritardo di 30 minuti. Dal tabellone però risulta che il treno precedente, quello delle 17,53, è in ritardo di mezz’ora. Bene, mi dico, prendo quello, che di fatto partirà alla stessa ora in cui avrei dovuto partire. Solita attesa e il treno non parte. Nessuno dice niente. Tanto noi pendolari siamo abituati ai ritardi. Ormai i 10 minuti di ritardo sono la regola... poi però, dopo 15 minuti, comincia a scendere un po’ di gente dal convoglio, pieno zeppo di pendolari. Girano voci che il treno verrà cancellato».

«Bene, il capotreno ci informa che c’è un problema a Greco e che la circolazione riprenderà... chi lo sa? Andate a Sesto, ci consiglia. Da là, forse, qualche treno per Bergamo ci sarà. Ma non ci garantisce nulla. Partono le consultazioni tra pendolari: ma converrà andare a Sesto San Giovanni? E se poi anche da là i treni non partono? Nessuno ci garantisce nulla di certo, solo ma e forse. E se anche i treni partissero... quanti sono i pendolari che vengono dirottati là considerando tutte le altre linee colpite dal disagio? Ci sarà una lotta per stare sul treno. E ci tocca pure prendere il biglietto extraurbano della metro, quello non lo rimborsa mica Trenord. «Ci scusiamo per il disagio». E grazie tante. Morale: ore 19,15 chiamo disperata a casa: che faccio? Rischio su Sesto? O tento di avvicinarmi con la metro? Alla fine mia mamma mi dice di prendere la metro e di scendere a Gessate, si trova in quella zona e puó venirmi a prendere là».

«Ora: chi mi rimborsa il biglietto della metro (che avrei dovuto prendere comunque per andare a Sesto)? – si chiede la pendolare – Chi mi rimborsa il tempo perso? E quello fatto perdere a mia mamma che è venuta gentilmente a prendermi? Prendo il treno da 7 anni e il servizio è in continuo peggioramento. Treni perennemente in ritardo, sporchi e che nelle ore di punta sembrano dei carri bestiame. La mattina mi sono rassegnata a prendere un treno prima rispetto a quello che dovrei prendere, visto che è sempre in ritardo. E se io, come penso molti altri lavoratori o studenti, arrivo tardi al lavoro non posso dire al capo “mi scuso per il disagio”».

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