«Treni da incubo, 4 punti per cambiare»
I pendolari lanciano una petizione online

Petizione dei pendolari lombardi indirizzata a Roberto Maroni, presidente di Regione Lombardia, e Alessandro Sorte, assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità che risponde all’appello: «Sostengo le richieste dei pendolari, ma anche il governo faccia la sua parte». L’hashtag per la condivisione social è #firmapendolare e la raccolta firme è ospitata su Change.org.

Ecco il testo: «Su iniziativa del Comitato Pendolari Bergamaschi e con il pieno appoggio dei Rappresentanti dei Viaggiatori alla Conferenza Regionale unitamente ai Comitati Pendolari e alle Associazioni che rappresentano, i viaggiatori del trasporto pubblico ferroviario vogliono dimostrare la propria esasperazione per la pessima qualità del servizio a loro offerto ogni giorno».

«Che si tratti di ritardi, soppressioni, pessima gestione dell’informazione a bordo e in stazione, fatiscenza e scarsa manutenzione dei mezzi, oppure tagli applicati e paventati al servizio regionale, i pendolari ogni giorno hanno la netta convinzione di pagare un servizio che di fatto non gli viene reso in modo quantitativamente e qualitativamente accettabile».

Cari amici, ci siamo. Abbiamo appena lanciato con tanti altri comitati della Lombardia un'importante raccolta firme. Il...

Posted by Quellideltreno - Comitato Pendolari Bergamaschi on Domenica 19 luglio 2015

«A fronte di questa situazione Regione Lombardia ha rinnovato un contratto di servizio a Trenord che non è stato in alcun modo condiviso con i rappresentanti dei viaggiatori, senza di fatto pretendere nulla in cambio e certamente non un vero miglioramento tangibile del servizio oppure un impegno in termini di manutenzione del materiale rotabile o ancora un piano di investimenti che scongiuri ulteriori peggioramenti e un taglio delle corse regionali».

«È inoltre necessario richiedere al gestore dell’Infrastruttura nazionale RFI interventi mirati a migliorare la circolazione dei nodi e a Ferrovie Nord Milano investimenti economici diretti a migliorare i livelli di sicurezza attrezzando la Rete con sistemi che intervengano in particolari situazioni di criticità. Per i pendolari lombardi è quindi arrivato il tempo di cambiare».

«Firmando questa petizione i cittadini pretendono da Regione Lombardia una presa di posizione ed un cambio netto nella propria politica dei trasporti, ed in particolare:
1. Un serio programma di crescita e completamento del progetto del sistema ferroviario regionale, sia nella quantità dei servizi che nella qualità attesa
. Il servizio non può essere ridimensionato ma deve necessariamente crescere, così come cresce la sua domanda.

2. Un serio programma di investimenti sia sulle infrastrutture che sui rotabili in linea con gli obiettivi e pertanto ci aspettiamo di poter vedere un reale piano di investimenti Trenord a fronte di contratti di servizio finora di fatto regalati.

3. Trasparenza completa nel Contratto di Servizio con Trenord, nelle penali riguardanti guasti e inadempienze nel servizio e nella sua qualità da parte di Trenord e RFI. Trasparenza altresì nei computi degli indici di puntualità. I viaggiatori devono poter sapere come gli indici vengono calcolati e come vengono comunicati a Regione. Trasparenza nel computo dei bonus di rimborso abbonamenti e loro applicazione anche ai titoli integrati (Ivol, Ivop e affini)

4. Un chiaro e netto coinvolgimento delle rappresentanze dei viaggiatori nella definizione degli obiettivi, gestione dei contratti di servizio, piena trasparenza dei dati e una soluzione definitiva per l’entrata in vigore completa degli aspetti TPL della legge regionale 6/2012, ivi comprese le agenzie per la mobilità, la nuova struttura dei titoli di viaggio unificati, la definizione di una struttura che permetta vere gare d’appalto fondate sul miglioramento continuo della quantità e qualità del servizio offerto al cittadino, senza escludere a priori la possibilità di partecipazione di soggetti diversi da Trenord».

«Desideriamo dunque che Regione Lombardia finalmente comprenda la necessità di lanciare una vera politica del trasporto pubblico e del suo sviluppo, in un’ottica di vera crescita e non di parole alle quali purtroppo non seguono reali fatti».

La petizione è firmata dai rappresentanti dei viaggiatori del trasporto pubblico regionale Matteo Mambretti, Lucia Ruggiero, Simone Verni ed è appoggiata dal Comitato Pendolari Bergamaschi, Coordinamento dei viaggiatori linea Cremona-Brescia, Comitato Spontaneo Pendolari Alessandria Mortara Milano, Comitato Viaggiatori e Pendolari della Milano-Asso, S2, S4, Comitato Viaggiatori S9 e S11, Comitato Pendolari Gallarate Milano, Comitato Pendolari del Meratese, Marco Longoni – GMMB, Coordinamento Provinciale Pendolari Pavesi, Pendolari Como, Associazione Pendolari «In Orario» Brescia.

«Condivido le richieste dei pendolari bergamaschi e li ringrazio per il loro intervento. Sono loro infatti a dare forza alla nostra iniziativa tesa ad ammodernare il servizio di trasporto pubblico regionale. La loro voce è importante. Al punto che farò mia la loro sollecitazione per chiedere al governo un sostegno al piano di investimenti che la Regione ha varato». Lo ha detto l’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità, Alessandro Sorte, intervenendo circa la petizione lanciata dai pendolari bergamaschi.

«C’è un tema di importanza gigantesca che va affrontato una volta per tutte - ha continuato Sorte - perché troppo spesso è passato sotto silenzio: è lo stato della rete ferroviaria regionale che di competenza dello Stato. Va ricordato infatti che, mentre nel resto dell’Italia il servizio ferroviario locale ha perso il 20 per cento dei passeggeri negli ultimi tre anni, in Lombardia - che rappresenta un terzo del servizio nazionale - è accaduto il contrario: abbiamo conquistato 600 mila passeggeri in più negli ultimi anni. Ma questo risultato ha concorso a saturare una rete ferroviaria troppo vecchia, quella di proprietà del governo, che ora ha la necessita’ di forti investimenti. E anche il governo deve fare la sua parte».

Anche il potenziamento del servizio per Expo, col 10 per cento di corse in più con un materiale rotabile sovrautilizzato, non ha certo favorito puntualità ed efficienza: «Con Trenord - ha detto ancora Sorte - si sono fatti alcuni passi in avanti grazie anche al forte impegno della Lombardia che, oltre ai 63 nuovi treni acquisiti in passato (41 arrivati), ha messo sul tavolo 250 milioni per i nuovi convogli nel periodo 2016-2019. Tutto ciò mentre il governo affonda i tagli proprio sul trasporto locale, naturalmente senza la falcidia dell’esecutivo avremmo potuto fare di più. Lunedì è in programma un incontro tra l’ad di Trenord Cinzia Farisè e i rappresentanti dei pendolari per verificare assieme gli ultimi dati e gli impegni dell’azienda. Una scelta questa che mette in primo piano la totale trasparenza della Regione rispetto alle richieste dei viaggiatori. Tutti i dati disponibili saranno resi pubblici. Da parte mia sarò al fianco dei pendolari con la loro petizione per ottenere i risultati che attendono».

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