Treno soppresso, e sapete perchè?
Un lettore: mancava il capotreno

Manca il capotreno e il viaggio salta. Nuova testimonianza, l’ennesima, dove si racconta il viaggio, sempre pessimo, di un pendolare bergamasco.

«Per l’ennesima volta, si è assistito ad uno scandalo del servizio di trasporto pubblico su rotaie da parte della società Trenord». A circa due minuti dalla partenza del treno diretto per Treviglio da Bergamo, quello di giovedì 27 novembre delle ore 20.21, «si è scoperto che il treno non sarebbe partito perché soppresso». Motivazione? Manca il capotreno.

Lo racconta un nostro lettore con una mail a [email protected]: «Io mi chiedo: è mai possibile che gli addetti ai lavori sappiano che il capotreno manca proprio a due minuti dalla partenza? Altro scandalo: sulla prima carrozza, dove io ero seduto, c’era un capotreno che, finito il turno, stava rincasando. Ora io penso, fare mezz’ora di straordinario che almeno noi e anche lui, si va tutti a casa no?».

E il lettore prosegue: «La mattina tutti stretti come sardine in tre carrozze (da Verdello è già impossibile sedersi); la sera (con pochi utenti) ben quattro carrozze! Come se non bastasse, per cercare di risolvere il problema, decidono di far fermare il treno per Milano in Treviglio Ovest, ma tutte le altre fermate ovviamente neanche per sogno: il capostazione (che dice di non essere un dirigente, ma un semplice funzionario) comunica che il loro ufficio di Milano non autorizza... Per non parlare dei ritardi che in questi due mesi si stanno accumulando. Eh sì, perché i signori di Trenord ogni giorno accumulano minimo 5’ di ritardo, ma senza neanche segnalarlo sui tabelloni. Questa operazione la fanno segnalando 5’ di ritardo quando in realtà minimo saranno 10’».

E la conclusione è sempre la stessa: «Noi l’abbonamento lo dobbiamo pagare, loro il servizio non devono garantirlo».

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