«Trenord, 4-5 mesi per cambiare»
Ma anche l’assessore finisce in ritardo

L’assessore Sorte: «I pendolari hanno ragione e che le cose debbano cambiare lo dice anche il nuovo amministratore delegato di Trenord, Cinzia Farisé»

Premesso questo, Alessandro Sorte, fresco assessore regionale alle Infrastrutture e mobilità chiede tempo (e soprattutto pazienza) ai pendolari: «Se dicessi che in un paio di settimane cambierà tutto, direi una bugia. Più realisticamente bisognerà aspettare quattro o cinque mesi, ma questa battaglia voglio vincerla, non è una guerra già persa in partenza. Da quando sono assessore mi dicono che in manicomio ci sono due tipi di matti: quelli che dicono di essere Napoleone e quelli che dicono di poter sistemare le cose in Trenord. So che è quasi una mission impossibile, ma io non mi arrendo e combatterò al fianco dei pendolari».

E a breve è attesa se non qualche novità, almeno un’indicazione sul da farsi: «Un mese e mezzo fa è stato nominato il nuovo amministratore delegato e questo dimostra che la Regione ha già deciso che Trenord deve cambiare passo. L’ad Farisé ha consapevolezza delle cose che non funzionano e intende intervenire. A questo proposito, la prossima settimana io e l’ad diremo quali cambiamenti ci saranno e come si interverrà» prosegue Sorte.

Ma la giornata dei pendolari bergamaschi non appare diversa dalle solite: ecco le prime indicazioni sui (puntuali) ritardi dei treni.

Una serie di ritardi che alla fine coinvolgono pure Sorte: «Ho preso il treno da Verona per Milano a Treviglio: 15 minuti di ritardo...».

E ci scappa pure l’ironia di Lucio Brignoli, pendolare e capo di gabinetto dell’altro assessore bergamasco in Giunta, Claudia Terzi.

Con successivo botta e risposta...

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