«Trenord non rinnova gli apprendisti»
M5S, interrogazione alla Regione

Il M5S Lombardia ha depositato un’interrogazione a firma dei consiglieri regionali M5S Iolanda Nanni, membro della Commissione Trasporti, e di Stefano Buffagni (membro della Commissione Attività Produttive).

Iolanda Nanni dichiara: «Abbiamo appreso dai lavoratori del Centro Manutenzioni di Milano Fiorenza che Trenord, nell’arco di questi ultimi mesi, non sta rinnovando i contratti di apprendistato (46 mesi) ai lavoratori, lasciandoli a casa senza alcuna motivazione. Si tratta di un investimento aziendale sulla formazione di lavoratori specializzati che, in questo modo, viene mandato in fumo, bruciando risorse essenziali al buon funzionamento del servizio ferroviario. E ciò accade proprio nel momento in cui alcuni Centri di Manutenzione Trenord soffrono la carenza di personale e la pessima qualità del servizio ferroviario è sotto gli occhi di tutti: treni con vagoni forno e che necessitano di manutenzioni capillari che circolano sulle linee lombarde causando disagi, malori e disservizi continui all’utenza».

«La cosa paradossale di tutta questa vicenda – continua Nanni - è che, da una parte, Trenord dichiara di investire in formazione del personale, specificatamente qui si tratta di operatori specializzati manutenzione rotabili, dall’altra dopo 46 mesi di formazione e lavoro li lascia a casa senza alcuna apparente motivazione. A ciò si aggiunga che il centro di manutenzione di Milano Fiorenza ha un numero di operatori sottodimensionato rispetto alle necessità di intervento. Tutto ciò contravviene ogni logica di buon senso e di buona gestione aziendale. Non va dimenticato, infatti, che l’azienda Trenord gode di finanziamenti pubblici erogati da Regione Lombardia, di cui è azienda indirettamente partecipata, e pertanto soggetta al controllo diretto regionale. Per questo, con la nostra interrogazione, chiediamo agli assessori competenti di fare chiarezza e monitorare più capillarmente l’azienda, pretendendo da Trenord di ottenere le motivazioni di tali scelte aziendali che si ripercuotono sulla qualità del servizio ferroviario regionale».

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