Treviglio pensa alle elezioni
Le idee dei candidati sul Pgt

Una sigla di tre lettere – Pgt – racchiude una delle tematiche centrali di questa campagna elettorale trevigliese. Il piano di governo del territorio è infatti lo strumento che consente al Comune di gestire l'urbanistica della città.

Una sigla di tre lettere – Pgt – racchiude una delle tematiche centrali di questa campagna elettorale trevigliese, ormai entrata nel vivo a dieci giorni dall'appuntamento con le urne. Il piano di governo del territorio è infatti lo strumento che consente al Comune di gestire l'urbanistica della città. E per Treviglio significa dover confrontarsi con le grandi infrastrutture in arrivo. Per questo i candidati non lesinano in fatto di idee. Ovviamente tutte ben diverse tra loro, come emerso anche nel dibattito organizzato martedì sera da Legambiente (dove era assente l'ex sindaco Luigi Minuti).

L'attuale sindaco Ariella Borghi (ricandidata per Pd, Ariella Borghi sindaco e Sinistra per Treviglio) si presenta alle elezioni portando come eredità il nuovo Pgt, adottato dal Consiglio comunale lo scorso 23 dicembre. «Questo nostro piano non prevede dei mostri di cemento come quelli che abbiamo ereditato dalla precedente Amministrazione – sottolinea la Borghi –. L'espansione edilizia è soltanto del 12%, mentre l'area della "Mezzaluna" è stata così definita per ospitare l'indotto delle grandi infrastrutture che arriveranno proprio in quella zona».

Invece secondo Giuseppe Pezzoni (Pdl e Lega) «un'Amministrazione si deve porre in ascolto della cittadinanza. Le oltre 400 osservazioni presentate costituiranno un elemento imprescindibile da valutare per modificare un Pgt che convinceva nelle premesse ma non nell'adozione. Diciamo no agli insediamenti misti nella "Mezzaluna" e no all'espansione edilizia prevista: va incentivato il recupero dell'esistente prima di prevedere nuove aree».

Federico Merisi (Idv, Api, Insieme Merisi sindaco e Treviglio democratica) sottolinea: «Il Pgt adottato prevede un uso eccessivo di suolo, anche di zone non ancora interessate dall'urbanizzazione. Inoltre ci sono investimenti notevoli per infrastrutture urbanizzative. Sarebbe meno impattante saturare e densificare le aree vuote. La "Mezzaluna"? Troppo avulsa dal contesto urbano». Patrizia Siliprandi (Uniti per Treviglio, Per cambiare e Per Siliprandi) si dice «contraria alla cementificazione del territorio agricolo, con la creazione di nuove periferie residenziali, anche con volumetrie consistenti. Vanno invece inserite nuove aree produttive. La "Mezzaluna" va studiata per diventare un'opportunità per Treviglio e non un fallimento annunciato».

Interpellato sull'argomento anche Luigi Minuti (Udc, Treviglio giovani e Treviglio attiva), risponde: «Il Pgt non è un'urgenza così pressante, l'attuale situazione già soddisfa il fabbisogno del breve e medio termine. L'espansione di questo Pgt non è macroscopica, ma comunque inaccettabile. È sbagliato rompere l'identità circolare dell'urbanistica. Questo Pgt propone soluzioni schizofreniche. Della "Mezzaluna" non mi piace la mescolanza di destinazione industriale e residenziale».

Per saperne di più leggi L'Eco di Bergamo del 5 maggio

© RIPRODUZIONE RISERVATA