Turismo, Bergamo sbarca alla Bit
Occhi puntati sull’Asia aspettando Expo

Anche Turismo Bergamo è presente all’edizione 2015 della Borsa internazionale del turismo, rassegna del mondo del viaggiare che quest’anno porterà dritto verso l’Expo.

La manifestazione si è aperta il 12 febbraio alla fiera milanese di Rho. Presenti tutte le regioni italiane e oltre 100 paesi. Anche Turismo Bergamo ha un proprio un stand con tante novità e proposte per portare i turisti nella nostra provincia. Lo sguardo dei bergamaschi è puntato verso Oriente: durante la fiera infatti si terranno incontri con una ventina di tour operator per proporre offerte turistiche rivolte al mercato asiatico. Saranno offerti anche pacchetti che includono la città di Bergamo e San Pellegrino Terme, località turistica della Val Brembana dove di recente sono state riaperte le terme. In vista dell’Expo si punta anche sul potenziamento della comunicazione: dal web alle nuove pubblicazioni rivolte a famiglie e cicloturisti.

«Per Expo la Bit dello scorso anno era il momento di coinvolgere gli operatori del settore. Ora, ad 80 giorni dall’apertura, si tratta di coinvolgere maggiormente il pubblico finale». Lo ha detto Piero Galli, direttore generale gestione evento di Expo Milano 2015. Tirare le reti insomma nel mare globale per portare a Milano e in Italia il maggior numero possibile di viaggiatori. «Siamo ad otto milioni di biglietti venduti e quindi siamo messi già molto bene. Non c’è mai stata nella storia - ha commentato Galli - una Expo che prima di aprire abbia venduto questa quantità di biglietti. È questo un punto di partenza che giustifica ottimismo per tutto il turismo italiano e l’economia del Paese».

Ma da dove verranno i visitatori, stando ai dati delle prevendite? «Circa cinque di questi milioni di biglietti sono stati venduti all’estero e tre in Italia - precisa Galli - è normale così perché gli italiani hanno un’attitudine a comprare i biglietti nell’imminenza della visita e almeno un terzo di tutti ha intenzione di acquistarlo direttamente ai botteghini all’ingresso. Per gli altri cinque milioni la distribuzione va dal Nord al Sud America, alla Cina, agli altri Paesi asiatici, a quelli del Golfo arabo e ad alcune zone dell’Indonesia perché lì risiedono i distributori che li hanno acquistati». Poi, così come capita ad esempio per i biglietti della lotteria, i tagliandi finiranno sicuramente anche in altri Paesi.

Una sorpresa particolare ha destato l’interesse di Paesi più piccoli e per i quali - ha affermato Galli - «la partecipazione era stata anche una scommessa per realizzare un padiglione. Il Bangladesh, che di fatto è uno dei Paesi più poveri al mondo e che ha 160 milioni di abitanti, ha comperato 150.000 biglietti, come tre finali dei mondiali, per loro un numero fuori dal mondo». «Un’altra sorpresa positiva è stata l’accordo con l’associazione afroamericana che andrà a vendere 250.000 biglietti di Expo in tutti i 54 stati africani». La repubblica dell’Iran ha già previsto un flusso di viaggiatori per l’Italia triplo rispetto a quello medio di un anno.

«L’Italia - ha sottolineato l’assessore al Commercio, Turismo e Terziario di Regione Lombardia Mauro Parolini - è la meta più desiderata del mondo. Il marchio Italia e il marchio “made in Italy” sono molto forti a livello mondiale. Nelle ricerche in ambito turistico siamo il paese più cliccato su Google, dopo gli Stati Uniti e la Cina. Del resto è un Paese dalla straordinaria ricchezza artistica, culturale e paesaggistica: un luogo unico al mondo, che detiene, tra gli altri record, quello del maggior numero di siti Unesco (50)».

«Bit - ha concluso Parolini - è in questo senso un’occasione fondamentale, un momento privilegiato dell’anno, in cui la nostra offerta si presenta sul mercato internazionale. Lo fa attraverso uno strumento per certi versi tradizionale, come la fiera, che però quest’anno è stato sviluppato con un approccio fortemente innovativo rispetto al passato».

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