Turismo, dalla Regione via al programma per lo sviluppo del «sistema» Bergamo

La Giunta regionale ha approvato il programma di sviluppo turistico della provincia di Bergamo, riconoscendo il territorio provinciale come «sistema turistico» secondo quanto previsto dalla nuova legge regionale approvata nella scorsa legislatura. Il programma è nato dalla collaborazione tra Provincia, Comune e Camera di Commercio e coinvolge le associazioni dei commercianti, la Diocesi e la Sacbo, la società che gestisce lo scalo di Orio al Serio. Al centro proprio l’aeroporto con un duplice obiettivo: rafforzare la presenza di «Turismo Bergamo» (società partecipata tra enti pubblici e consorzi turistici che coordina l’attuazione del programma) nell’area aeroportuale e promuovere l’offerta turistica bergamasca in alcune delle località di partenza dei voli di linea.Il programma di sviluppo turistico può contare su investimenti per 4 milioni e 807.000 euro, a carico di privati, enti locali e Regione. Propone sei linee d’azione: monitoraggio dei fenomeni turistici, con il coordinamento dalla Provincia di Bergamo (che ha competenza sulle statistiche del turismo) in collaborazione con l’Università; formazione e trasferimento di know how agli operatori attraverso un «laboratorio» coordinato dalla Camera di Commercio; comunicazione e immagine, con il coordinamento dell’Associazione commercianti e dalla Confesercenti; segnaletica turistica unitaria per piste ciclabili e rete museale, con il coordinamento della Provincia e degli enti locali coinvolti; promozione (affidata all’agenzia «Turismo Bergamo»); valorizzazione dell’aeroporto di Orio. È prevista, inoltre, la creazione del Portale unico provinciale per collegare in rete i servizi offerti da Provincia, Ascom, Confesercenti e agenzia Turismo Bergamo.L’aeroporto di Orio assume un ruolo decisivo: è in forte crescita ormai da qualche anno e si appresta a diventare il 5° in Italia per traffico passeggeri. In tre anni il volume di traffico è più che triplicato, con 1,25 milioni di arrivi nel 2002 cresciuti fino a 3,3 milioni nel 2004 e 4,2 milioni, secondo una stima, nel 2005 (fonte Sacbo). Secondo i dati del 2004, le presenze in provincia di Bergamo erano complessivamente 1 milione e 400 mila, delle quali il 71,5% di italiani e il 28,5% di stranieri; nel capoluogo la percentuale di stranieri è del 53% (46,8% gli italiani che visitano il capoluogo), con una permanenza media di 1,8 giorni (in città) e tra 4 e 5 giorni in montagna. Germania (16,9% sul totale degli stranieri), Regno Unito (12,2%) e Francia (9,2%) i primi tre paesi «attratti» da Bergamo e dalla sua provincia.(25/05/2006) 

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