Tutti i profughi sono stati trasferiti
Gleno vuoto, sono in 16 strutture

La struttura dell’ex casa di riposo in via Gleno è di nuovo vuota. Gli ultimi profughi presenti sono stati spostati nella giornata di lunedì 29 giugno, distribuiti nelle 16 strutture presenti in provincia, gestite da Caritas e cooperativa Ruah.

Un gruppo di 35 giovani era già stato trasferito settima scorsa a Novezio di Cerete, un secondo di 25 nella struttura dell’ex scuola materna a Castagneta in città.

Il termine del 30 giugno per l’utilizzo dell’ala, che dovrebbe essere abbattuta, era stato già fissato al momento della decisione del Consiglio di amministrazione della Fondazione Carisma lo scorso ottobre. Decisione che era stata accompagnata da polemiche e proteste. Tra le altre condizioni poste dalla Fondazione la separazione rigorosa tra l’area destinata ai profughi e quella degli ospiti della casa di riposo, oltre alla garanzia di una presenza 24 ore su 24 degli operatori della Ruah.

I primi richiedenti asilo sono stati ospitati in via Gleno a partire da metà novembre; in quei giorni la Lega Nord aveva organizzato un presidio con raccolta firme contro la presenza nella struttura. I tempi di sgombero sono stati quindi rispettati, ma gli arrivi sono continui. Anche settimana scorsa sono giunti a Bergamo oltre quaranta profughi, molti eritrei, somali, siriani che hanno però solo transitato nella nostra provincia perché vogliono raggiungere altri Paesi del nord Europa dove spesso hanno già familiari e conoscenti. Rimane comunque necessario reperire posti per accogliere le persone che arriveranno anche nei prossimi giorni a Bergamo. 

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