«Uccisa perché voleva lasciarlo»
Esame tossicologico sul corpo del marito

«Voleva allontanarsi dal marito e lui non lo accettava. La malattia non c’entra nulla con quanto accaduto». Le dichiarazioni dei familiari di Marinella Pellegrini svelano una nuova verità sulla tragedia di lunedì sera a Brescia.

Paolo Piraccini, 56 anni, le ha sferrato una sola, violenta, profonda coltellata alla gola con un coltello da cucina con lama seghettata, di quelli che si usano per tagliare il pane. La ferocia è stata tale che l’ha quasi decapitata. Il pm che coordina le indagini, Roberta Amadeo, ha deciso di non disporre l’autopsia sull’impiegata di 55 anni di Bagnolo Mella e oggi darà il nullaosta alla sepoltura. Sul cadavere del marito sarà invece effettuato l’esame tossicologico per stabilire se avesse assunto droga o alcol prima di mettersi alla guida e schiantarsi contro un Tir correndo contromano in autostrada.

I familiari di Marinella Pellegrini potranno quindi riportare a casa la salma della loro cara nella giornata di giovedì 4 febbraio e celebrare i funerali entro la fine della settimana. Piraccini, originario di Milano, nella Bergamasca era molto conosciuto: aveva vissuto prima a Sarnico e poi a Villongo prima di trasferirsi a Brescia. Era titolare del bar tabacchi «San Rocco» di Palazzolo».

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