Un bacio rubato in ascensore
costa la condanna a un portinaio

Un bacio rubato in ascensore è costato caro a un portinaio di un condominio del centro, condannato a un anno e quattro mesi di reclusione (più 3 mila euro di risarcimento alla vittima) per violenza sessuale.

I fatti risalgono al mese di maggio del 2013. Secondo l’accusa una mattina il portinaio (all’epoca 44 anni) stava facendo le pulizie del palazzo, quando si è trovato solo in ascensore con una giovane inquilina, allora quindicenne, che usciva per andare a scuola. Le avrebbe detto: «Che bel profumo che hai». Poi, con un gesto repentino, l’avrebbe baciata sulla bocca, senza che lei avesse neppure il tempo di provare ad opporsi. Ne è scaturita una denuncia da parte della famiglia dell’adolescente.

Il portinaio si è sempre dichiarato innocente: a processo ha ammesso di aver fatto un complimento alla ragazza in ascensore, ma ha negato di averla baciata e anche di aver provato a farlo. Ha rimarcato di essere stato lui a premere il pulsante per far scendere l’ascensore: se avesse voluto davvero tentare un approccio con la ragazza avrebbe potuto cercare di bloccare la discesa. Ragionamenti che non sono stati sufficienti per evitargli la condanna.

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