Un giorno speciale ad Almenno
Ecco San Tomè dopo il restauro

Per Almenno San Bartolomeo è stato un sabato speciale, quello dell’inaugurazione ufficiale dello scrigno di San Tomè, tornato a splendere dopo otto mesi di restauri. Per la benedizione e la Messa è arrivato anche il vescovo Francesco Beschi.

Per Almenno San Bartolomeo è stato un sabato speciale, quello dell’inaugurazione ufficiale dello scrigno di San Tomè, tornato a splendere dopo otto mesi di restauri.

Il tempio al suo interno è piccolo. Solo pochi metri quadrati e, per l’occasione, una settantina di sedie. Ma la gente era così emozionata e desiderosa di partecipare alla Messa che ogni spazio è stato riempito. E anche tutto attorno ai due ingressi, la gente si è accalcata per poter ammirare più da vicino la bellezza del tempio.

L’inaugurazione delle opere di consolidamento e di restauro del gioiello romanico di San Tomè è stata benedetta dal vescovo Francesco Beschi che ha presieduto la Messa proprio all’interno del tempio, con la partecipazione di numerosi sacerdoti tra cui anche l’ex parroco don Dante Cortinovis. Il parroco don Giulivo Facchinetti ha aperto la celebrazione eucaristica ringraziando «chi ha contribuito alla buona riuscita di quest’opera con intelligenza, cuore, competenza e nei fatti si è inserito nel cammino della nostra comunità cristiana».

Nella sua omelia il vescovo Francesco Beschi oltre ad aver ricordato la figura di sant’Ambrogio, nel giorno della sua solennità, come un grande pastore che ha dato una testimonianza forte della fedeltà al Vangelo, ha sottolineato la bellezza del tempio. «I lavori di restauro - ha affermato il vescovo - ci stanno riempiendo gli occhi di bellezza. Le linee essenziali, ma nello stesso elegantissime di questo tempio, ci conquistano. Il segno dei tempi è un segno molto importante perché la chiesa di fatto è una chiesa sempre dispersa, nelle nostre case, nelle nostre famiglie, lungo le nostre strade e nelle nostre piazze».

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