Un giovane su 2 non legge il giornale
Ma l’informazione passa sui social

Si tengono informati, i giovani, ma lo fanno a modo loro. Scelgono infatti gli argomenti su cui tenersi aggiornati e selezionano le fonti, tramite i mezzi che conoscono meglio. Vale a dire, i social.

A rivelarlo è un sondaggio di Skuola.net, effettuato su un campione di 3600 studenti tra 11 e 19 anni, da cui emerge che il 45% dei ragazzi ammette di non leggere mai un quotidiano. E nel restante 55% c’è una piccola quota, circa 1 su 11, che lo legge solo a scuola quando il docente sottopone un articolo alla classe. Nella fetta di coloro che leggono i quotidiani la metà si affida alla scelta di mamma e papà sfogliando il giornale che trova in casa. L’altra metà invece è perfettamente divisa in due tra chi sceglie autonomamente la testata e va in edicola ad acquistare il giornale o la rivista e chi invece si affida ai free press, sfogliandoli mentre si reca a scuola o, per i più grandi, al lavoro.

La maggior parte degli intervistati, oltre il 35%, non ha dubbi: vogliono sì tenersi informati ma lo fanno tramite i giornali online e i siti specializzati. Agli amanti del web si aggiunge poi una buona fetta, circa il 29%, che legge quel che arriva tramite social network, seguendo quindi i contenuti che condividono gli amici o i contatti sul social: si tratta di un ragazzo su 3. Quindi, oltre 6 giovani su 10 scorrono le notizie su tablet e smartphone, sempre a portata di mano, mandando in pre-pensionamento il giornale cartaceo.

E la tv? Solo il 22% degli intervistati, poco più di un ragazzo su 5, segue i telegiornali. Ma il Tg non è l’unico prodotto televisivo a non riscuotere l’interesse dei più giovani: la stessa sorte tocca infatti alle tribune politiche, ritenute troppo noiose da 4 studenti su 10. Uno studente su 4 le segue ma solo quando trattano argomenti inerenti i giovani. Tra gli argomenti che maggiormente attraggono l’interesse degli studenti, emerge la scienza e la tecnologia per il 22% degli intervistati. Seguono praticamente a pari merito politica e attualità, cinema e musica.

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