Un parcheggio al posto di un parco
Palazzo Frizzoni ci sta pensando

«Proprio in questi settimane – spiega l’assessore alla Sicurezza e al Verde del Comune di Bergamo Massimo Bandera – stiamo progettando il parco pubblico sui trenta ettari di nostra proprietà ricompresi tra la ferrovia e l’ospedale nella zona più vicina al pronto soccorso».

La clausola c’è ed è scritta nero su bianco nell’Accordo di programma del 2000: vietato – questo il senso – realizzare ulteriori parcheggi adiacenti a quello dell’ospedale in un raggio di 200 metri, se non procurando un «indebito aggravio all’investimento».

Che tradotto significherebbe la possibilità, da parte della società che lo gestisce (la Bhp, Bergamo hospital parking) di chiedere un risarcimento del danno nel caso in cui si contravvenisse alla clausola stessa. Non tutti, però, sembrerebbero interpretarla in maniera tanto rigorosa. Al punto che, dopo il polverone sollevato dalle associazioni dei consumatori sui problemi legati all’area di sosta (dalle tariffe ritenute eccessive alla scarsa sicurezza), c’è chi non nasconde l’eventualità di un’ipotesi alternativa.

Un’ipotesi che dalle parti di Palafrizzoni sta già prendendo forma e che grazie anche all’ordine del giorno approvato lunedì sera in Consiglio comunale proprio sul parcheggio del Giovanni XIII, ha trovato ulteriore slancio.

«Proprio in questi settimane – spiega l’assessore alla Sicurezza e al Verde del Comune di Bergamo Massimo Bandera – stiamo progettando il parco pubblico sui trenta ettari di nostra proprietà ricompresi tra la ferrovia e l’ospedale nella zona più vicina al pronto soccorso. Vista la situazione e i disagi non credo che l’amministrazione, verificati tutti i vincoli burocratici e urbanistici, abbia difficoltà a destinarne una porzione per una funzione di questo genere».

Il 17 dicembre è convocato un tavolo tra le varie parti in causa, comprese le associazioni dei consumatori.

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