Via il cellulare e poi botte alla polizia
Rapine e minacce, arrestati due giovani

Una gang ha creato non pochi problemi in città nella scorsa notte: rapinati due minorenni, aggredito un terzo giovane. La polizia è riuscita ad arrestare due membri del gruppo.

Gli uomini della polizia hanno arrestato nella notte tra martedì 28 e mercoledì 29 luglio C.M., 23enne nato in Colombia, cittadino italiano, e M.M. 20 anni nato in Marocco , cittadino marocchino.

Le manette sono scattate dopo l’intervento di alcune volanti della questura intorno a mezzanotte in un noto locale della città: due ragazzi minorenni, uno italiano e uno moldavo, hanno infatti subìto una rapina dai due ventenni, che hanno asportato uno zaino contenente alcuni documenti d’identità di uno dei due ragazzi.

Uno dei due arrestati, il capo banda, è riuscito ad impossessarsi dello zaino colpendo con un pugno al volto uno dei due minori, dopo averlo a lungo stretto per il collo. Per dimostrare il suo ruolo di leader di fronte all’altro arrestato e agli altri ragazzi della banda nel frattempo sopraggiunti, avrebbe anche schernito la vittima, indossando lo zaino e urlando: «Questo zaino adesso è mio».

Non soddisfatto, il gruppo di ragazzi ha minacciato i due minori al fine di farsi consegnare i cellulari: i due minorenni sono poi fuggiti, impauriti, riuscendo a chiamare solo successivamente il 112.

Le volanti, giunte sul posto, hanno quindi rintracciato due dei cinque ragazzi della banda che nel frattempo avevano messo a segno una seconda rapina ai danni di un ragazzo irlandese: quest’ultimo sarebbe stato malmenato, tanto che la sua maglietta sarebbe stata ridotta a brandelli. Manomesso il suo cellulare.

Con non poca difficoltà gli uomini della polizia hanno quindi bloccato due dei cinque componenti della banda tra cui il leader: ne è nata una colluttazione con uno dei due agenti coinvolti che ha riportato contusioni guaribili in sei giorni.

Una volta fermati, i due giovani sono stati arrestati e condotti nel carcere di via Gleno con l’accusa di rapina aggravata in concorso e resistenza, violenza e lesioni a pubblico ufficiale.

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