«Una banca del latte materno
per i bambini nati prematuri»

L’idea di Giovanna Mangili, direttore della Patologia neonatale al Papa Giovanni.

C’è un cartellone rosa e azzurro nel reparto di patologia neonatale dell’ospedale Papa Giovanni XXIII: è tempestato di nomi, fotografie e numeri. I nomi sono quelli di alcuni dei bambini prematuri curati in ospedale, le foto mostrano quanto sono diventati grandi, i numeri indicano il peso alla nascita e le settimane di gestazione. Lo hanno realizzato alcuni genitori, tutti accomunati dall’esperienza di avere avuto un bimbo nato prima del termine.

«Qui si creano legami fortissimi tra persone che nella vita di tutti i giorni non si sarebbero mai incontrare o frequentate», racconta Giovanna Mangili, direttore della Patologia neonatale dell’ospedale.

La Patologia neonatale di Bergamo cura ogni anno tra i 500 e i 550 bambini, la metà circa sono prematuri. Per migliorare la condizione di questi bambini, la dottoressa Mangili ha un sogno: «Vorrei riuscire a creare al Papa Giovanni XXIII una banca del latte. Il latte materno è straordinario, non solo come alimento, ma come farmaco e antinfettivo».

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