Una farfalla si posa sulla mano
Susanna, ha un cromosoma in più

«Dall’8 agosto 2015 siamo genitori. Susanna è stata come una di quelle farfalline tutte colorate che avrebbero tanto cielo, tanto spazio per volare, ma poi si posano sulla tua mano e tu rimani sempre un po’ meravigliato».

«Perché proprio su di me? Le guardi, sono perfette. Susanna ha fatto così, ci ha scelto. Penso che abbia scelto bene, non perché noi siamo o saremo più bravi di altri genitori, ma semplicemente perché l’abbiamo amata dall’inizio.Forse la amavamo anche quando non esisteva e l’idea che avevamo di una figlia o di un figlio era: “Ti amo così come sei”. Susanna è arrivata con il suo cromosoma in più a stravolgerci la vita, in meglio. Quando, durante l’ecografia morfologica, la dottoressa ci ha annunciato che le probabilità di avere una bimba con sindrome di Down erano alte, sembrava più dispiaciuta di noi. Subito spediti a fare un’ecografia di secondo livello. Senza che lo sapessimo, all’ospedale dove ci aspettavano era già tutto pronto. C’era la dottoressa pronta a bucarmi per l’amniocentesi, per essere sicuri che Susanna fosse o non fosse «speciale».

C’era la psicologa pronta a consolare le nostre lacrime e i nostri attacchi di panico (che non sono mai arrivati). Bene, tutte e due sono state silurate e con grande piacere la psicologa dopo un piccolo colloquio ci ha detto sorridendo: «Ok, non avete bisogno di me». La dottoressa con il suo agone non l’abbiamo nemmeno incrociata e così abbiamo deciso di vedere il viso di Susanna il giorno della sua nascita, senza voler sapere in anticipo qualcosa che non avrebbe cambiato la nostra idea di lei.

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