Unesco, la candidatura di Bergamo
slitta al 2016, ma per ritardi stranieri

Montenegro e Croazia se la prendono comoda: slitta di un anno, al 31 gennaio 2016, la presentazione della documentazione Unesco a Parigi del sito transnazionale delle «Opere di Difesa veneziane», di cui fa parte anche Bergamo.

Lo spostamento - comunica il Comune di Palmanova - è stato deciso dal ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo alla luce delle incertezze sui tempi di elaborazione del dossier da parte dei partner stranieri, Croazia e Montenegro. Di fronte a tale scelta, e alla presa d’atto delle problematiche dei partner stranieri, si sono avviati contatti tra le amministrazioni italiane, in particolare con Bergamo, il cui sindaco, in qualità di capofila, predisporrà una lettera per chiedere un impegno al ministero a rispettare la data del 31 gennaio 2016, mantenendo la priorità del sito transnazionale delle Opere di Difesa veneziane su altre candidature. Nel 2015, quindi, l’Italia non presenterà altre candidature in ambito culturale.

Nelle scorse settimane Palafrizzoni aveva operato un pressing pressoché quotidiano su Croazia e Montenegro per completare il corposo dossier di candidatura delle città murate della Repubblica di Venezia (8 volumi in tutto, redatti secondo criteri vincolanti) che andava presentato agli uffici parigini dell’Unesco il primo febbraio 2015. Il sito seriale unisce 3 nazioni (Italia, Croazia e Montenegro) e 10 città: oltre a Bergamo, Peschiera del Garda, Palmanova, Venezia e Chioggia, le croate Korcula, Sebenico e Zara e le montenegrine Castelnuovo e Cattaro.Tutte fortificate dalla Serenissima tra il XV e il XVII secolo secondo un unico progetto di sistema difensivo, che puntava a realizzare città-caserme e non più solo città murate.

© RIPRODUZIONE RISERVATA