Università, doccia gelata
Da via Tasso solo 30 mila euro

Drastico ridimensionamento dei fondi che la Provincia assegna all’Università: solo 30 mila euro.

Da 449.317 euro a 30.000. Doccia gelata che ha quasi dell’incredibile per l’Università di Bergamo che resta a bocca asciutta nel finanziamento della Provincia. «Avremmo voluto dare molto di più. Ogni euro che destiniamo all’Università si triplica in indotto positivo sul territorio, oggi però siamo chiamati ad altre scelte - ha commentato il presidente della Provincia Matte Rossi -. Riusciamo a dare solo 30 mila euro, ma ci sono tanti modi per andare incontro alle esigenze di questa istituzione e vogliamo esplorarli tutti, magari anche ripensando la convenzione che ci lega». Intanto, dovessero trovarsi altri fondi – da qui a fine mese – nelle pieghe del bilancio, questi saranno ripartiti tra l’Università e Turismo Bergamo.

Rossi aveva anticipato la notizia al prorettore Remo Morzenti Pellegrini lunedì, alla vigilia del Consiglio provinciale e della riunione del Cda dell’ateneo, che martedì si è visto costretto a prendere atto del mancato stanziamento, già messo a bilancio.

Ora tocca pensare a una soluzione alternativa. «Una soluzione che valorizzi il contributo economico dovuto», dice Remo Morzenti, al quale il Cda dell’ateneo ha dato mandato di trovare con i vertici di Via Tasso un modo per uscire dall’impasse, limitando i danni. Ma cosa potrebbe dare in cambio la Provincia? Un bene immobile, ad esempio, ad un ateneo in crescita che ha fame di spazi, con gli iscritti che sfiorano quota 16 mila.

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