Università, studenti più «secchioni»
Per merito il 12% degli iscritti senza tasse

Non cresce solo il numero degli iscritti all’Università di Bergamo (15.209 al 19 gennaio di quest’anno, alla stessa data del 2014 erano 14.452), cresce anche il numero di studenti esentati dalle tasse per merito.

Gli ultimi dati fanno dire al rettore Stefano Paleari: «Stiamo diventando un ateneo attrattivo per gli studenti più bravi. I numeri parlano chiaro: l’incremento quantitativo è forte, ma quello qualitativo non è da meno».

Nell’anno accademico in corso gli studenti che non pagano nulla per frequentare l’ateneo orobico sono 1.817, vale a dire il 12% degli iscritti. Lo scorso anno erano l’8%. Di queste esenzioni, 1.266 sono legate a reddito e borse di studio, mentre le restanti 551 sono frutto del «Top ten student program». Un programma nato dopo la felice esperienza del progetto «Porte aperte al merito: niente tasse universitarie per i bravi diplomati» e che si proponeva di esentare dal pagamento delle tasse e dei contributi universitari sino al 10% degli iscritti alle lauree triennali e magistrali. Una soglia superata al primo colpo, con un incremento del 4% dei ragazzi del «Top ten» in un anno.

Tre le condizioni per l’esenzione: per le matricole un voto di maturità superiore a 95/100, per gli iscritti al primo anno della magistrale un voto di laurea triennale superiore a 105/110 e per gli studenti degli anni successivi di tutti i corsi una media alta (non inferiore a 28)e 60 crediti formativi per ogni anno di frequenza. C’è poi il quarto caso, che riguarda i meriti sportivi. Frequentano senza dover versare un euro le medaglie d’oro ai campionati universitari nazionali e chi sale sul podio ai campionati universitari mondiali o alle universiadi.

Quel 12% di studenti che non pagano le tasse diventa il 20%, se considerato solo il numero degli studenti in corso, che hanno diritto a godere dell’esenzione. Nel complesso due terzi gli esentati per reddito, un terzo quelli per merito.

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