Vaccini: protezione sempre più in calo
Per l’influenza adesione scesa del 20%

Vaccini: una protezione da malattie e patologie virali che è sempre più in calo. Un calo che, di contro, sta facendo alzare il livello di allarme tra gli operatori sanitari in tutta Italia, Bergamo compresa.

Così, proprio all’avvio della campagna vaccinale per l’influenza in Bergamasca, l’Asl che già l’anno scorso aveva segnalato un calo della protezione dalle influenze nelle categorie a rischio (si è passati dal 59,3% di copertura al 55,9%, complice, nel 2014, il ritiro di alcuni lotti di vaccini in via precauzionale che aveva diffuso preoccupazione tra la gente) si ritrova a fare i conti con altri probabili cali di adesione alla campagna.

«Abbiamo acquistato vaccini per una copertura più meno simile a quella dell’anno scorso, calcolando una platea di popolazione di circa 140 mila persone, e un investimento di circa 450 mila euro - spiega Giancarlo Malchiodi, direttore di Area Sanità Pubblica del Dipartimento di Prevenzione medica di Asl Bergamo -. Per tutte le forme di vaccino si sta assistendo a un calo delle persone che aderiscono alla protezione: il fenomeno vale per l’antinfluenzale, ma è decisamente preoccupante per le vaccinazioni pediatriche».

I numeri, forniti dall’Asl, parlano chiaro: per la copertura antinfluenzale nella popolazione dai 65 anni in su in provincia di Bergamo si è passati da un 42,3% del 1998 salendo fino ai picchi del 2005 con il 76,9% per poi scendere progressivamente fino al 55,9%. In sostanza, nella stagione 2014-2015, a Bergamo come nella media italiana, si è fatto un salto indietro di quindici anni, tornando al livello di copertura raggiunto nella stagione 2000-2001.

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