Venerdì Santo con i malati e il vescovo Amadei

«L’amore è sempre più forte del male. Dobbiamo continuare a seminare abbondantemente i semi di bene nella società, perché il bene e l’amore vincono sempre». Oggi pomeriggio, Venerdì Santo, il vescovo Roberto Amadei ha presieduto la celebrazione della Passione del Signore nella chiesa ipogea del Seminario. Tra i fedeli erano presenti un gruppo di malati e gli impegnati nell’ambito della sofferenza e dell’assistenza. Dopo la lettura della Passione secondo Giovanni, sono seguite le riflessioni del vescovo. «Chiediamo a Maria la grazia di contemplare Cristo crocifisso come lei sul Calvario. Le chiediamo di guardare come lei il cuore trafitto del Figlio per capire l’amore che sta all’origine della storia umana e di ogni persona. Il Figlio di Dio ha dato se stesso per noi: chiediamo la grazia di capire con maggior convinzione questa frase». Il vescovo ha poi pregato Cristo crocifisso di «aiutare la Chiesa di Bergamo a essere sempre più trasparente nella sua testimonianza» e ha affidato a Maria «i malati, i sofferenti e chi si sente solo, che hanno al loro fianco Cristo crocifisso che infonde speranza». Successivamente, il vescovo ha portato il Crocifisso all’altare per l’adorazione e il bacio, mentre l’assemblea intonava gli antichi inni del Venerdì Santo, come l’«Ecce Lignum», «Ti saluto o Croce santa», «Lamenti del Signore». Domani, Sabato Santo, si conclude il Triduo pasquale. Alle 8.45, nella chiesa ipogea del Seminario, si tiene la Liturgia delle Ore. Alle 21, nella stessa chiesa, il vescovo Roberto Amadei presiede la solenne Veglia pasquale, durante la quale ventisei adulti (venti donne e sei uomini) della diocesi riceveranno i Sacramenti dell’iniziazione cristiana (Battesimo, Cresima, Eucaristia). Sono presentati da 25 parrocchie bergamasche e provengono dalle seguenti nazioni: 9 dall’Italia, 5 dalla Nigeria, 3 dalla Costa d’Avorio, 2 dalla Bolivia e uno rispettivamente da Repubblica Ceca, Albania, Kenya, Burkina Faso, Sierra Leone, Togo e Camerun. La Veglia pasquale sarà scandita da momenti molto intensi. All’esterno della chiesa ipogea verrà acceso un grande fuoco, segno di Cristo risorto, luce delle genti. Poi l’accensione del cero pasquale, segno della risurrezione di Cristo. Ci sarà poi l’ingresso nella chiesa avvolta nel buio, che verrà squarciato dall’accensione di tutte le luci, segno di Cristo risorto che sconfigge le tenebre della morte, e il canto dell’annuncio pasquale. Domenica, solennità della Pasqua di Risurrezione, alle 10.30 il vescovo Roberto Amadei presiederà una solenne concelebrazione eucaristica nella chiesa del Carmine.(14/04/2006)

© RIPRODUZIONE RISERVATA