Ventunenne accoltellato, è grave
I carabinieri indagano sul giallo

Un giovane immigrato accoltellato e soccorso per strada a Osio Sopra, ora ricoverato all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo dov’è stato operato. E poi tracce di sangue all’interno di un appartamento di Dalmine, a circa due chilometri di distanza.

Un giovane immigrato accoltellato e soccorso per strada a Osio Sopra, ora ricoverato all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo dov’è stato operato. E poi tracce di sangue all’interno di un appartamento di Dalmine, a circa due chilometri di distanza, ma lungo la stessa ex statale 525 del Brembo. Sono i contorni di un giallo sul quale stanno indagando i carabinieri di Treviglio.

Un giallo che ieri sera sembrava essersi arricchito di un nuovo elemento: il ritrovamento, alle porte di Bergamo ma sempre sulla medesima ex statale, di un’ascia sporca di materiale rossastro. Ma che, a un’analisi più attenta, è risultata essere soltanto della ruggine. Intanto fino alla tarda serata di lunedì 7 luglio i carabinieri del nucleo investigativo di Treviglio sono rimasti all’interno di uno degli appartamenti di una palazzina situata a Dalmine, all’incrocio tra la 525 e via Roma: l’allarme è scattato attorno alle 20, quando un residente dell’edificio ha visto la porta del vicino di casa semiaperta e, aprendola del tutto, ha notato delle tracce di sangue per terra. Ha così contattato i carabinieri, che hanno raggiunto l’appartamento e avviato i rilievi del caso.

Quel che è certo è che non sono stati trovati feriti: l’abitazione era infatti vuota. Dai primi accertamenti dei militari non è escluso che l’appartamento fosse l’abitazione proprio del ventunenne ferito un’ora e mezza prima a Osio Sopra: il giovane è stato soccorso attorno alle 18,30 all’altezza dello svincolo tra l’ex statale e via dei Gelsi, nei pressi della zona artigianale. Il giovane presentava una ferita d’arma da taglio all’addome: soccorso dal personale del 118, il ventunenne è stato trasferito al Papa Giovanni e subito sottoposto a un delicato intervento chirurgico. Condizioni serie, ma non l’immigrato non sarebbe in pericolo di vita.

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