Verso Fatima con il vescovo, atterrati a Lisbona i 150 pellegrini bergamaschi - Video

È nella soffocante calura portoghese e schivando i colorati tram che solcano la città di Lisbona, su e giù per i sette colli attraverso vicoli così stretti da sfiorare i balconi delle case, che martedì 12 luglio è iniziato il pellegrinaggio diocesano verso Fatima che durerà fino a sabato 16. Ai 150 pellegrini bergamaschi, atterrati a Lisbona come da programma predisposto da Ovet, è sembrato di rivivere le atmosfere raccontate da Antonio Tabucchi in «Sostiene Pereira».

Proprio come Pereira la comitiva ha visto sfilare Lisbona dal finestrino scendendo lungo l’Avenida da Liberdade con i suoi sontuosi palazzi e le inarrivabili vetrine monomarca della moda internazionale. Poi la Praḉa do Rossio, in stile inglese, e la salita alla chiesa di Santa Maria Maggiore, unica basilica della capitale portoghese, dove fu battezzato Fernando Martins de Bulhöes, colui che diverrà Sant’Antonio da Padova.

Nella chiesa a fianco alla cattedrale, che secondo la tradizione conserva il luogo dove è nato Sant’Antonio, i pellegrini bergamaschi hanno ascoltato la Messa presieduta dal vescovo Francesco Beschi insieme a don Giampietro Masseroli, don Gianluca Salvi, don Pasquale Pezzoli e don Vanni Foiadelli.

Nell’omelia il vescovo ha sintetizzato i tre punti sui quali il pellegrinaggio poggerà le proprie colonne portanti: preghiera, riconciliazione e pace. Tre momenti che nei prossimi giorni prenderanno forza attraverso la visita ai luoghi sacri di Fatima e di altri monasteri riconosciuti Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.