Verso Ginevra/6
Toyota Prius, la prova

«Nomen omen», sostenevano gli antichi romani: nel nome di ogni persona sta il suo destino. E venti secoli dopo (anno 1997) è proprio a questa locuzione latina che i giapponesi della Toyota si sono rifatti nel dare il nome alla prima vettura ibrida prodotta in serie, la Prius, significandone così lo status di precursore di un nuovo modo di mobilità sostenibile.

In diciotto anni la tecnologia ibrida del gruppo nipponico si è molto evoluta, tanto che sul mercato dell’automotive si contano oggi ben trentasei modelli sospinti da motori a benzina abbinati ad unità elettriche, i quali rappresentano complessivamente il 25% delle vendite di Toyota e Lexus in Europa con significativi benefici per l’ambiente in termini di riduzione delle emissioni di CO2 e delle polveri sottili nell’aria.

Proseguendo nella politica di costruire automezzi sempre più ecocompatibili, la Toyota lancia ora la quarta generazione della Prius, una vettura dotata di soluzioni e tecnologie sempre più innovative, che la confermano nel ruolo di ambasciatrice dell’ibrido. Rinnovata nel design, più efficiente e piacevole da guidare, la nuova auto nipponica utilizza un nuovo pianale, sviluppato seguendo l’architettura Tnga (Toyota New Global Architecture). Ciò ha consentito di abbassare il baricentro di 25 mm, ottenendo così, grazie anche a un nuovo sistema di sospensioni posteriori, un incremento del 60% della rigidità torsionale, dato che si traduce in una maggiore maneggevolezza e stabilità della vettura. La posizione di guida è cambiata ed è resa più confortevole dalla nuova forma del sedile e dall’abbassamento di 59 mm del punto dell’anca.

Anche il cofano è stato abbassato di 8 cm per migliorare la visibilità di guida quando ci si pone al volante. Il posizionamento delle batterie sotto i sedili posteriori ha poi permesso di ampliare il bagagliaio, portandolo a 502 litri. Esteriormente il profilo è più basso ed ha un assetto più dinamico. Questa nuova silhouette ha consentito, unitamente ad altri accorgimenti e modifiche alla carrozzeria, di ridurre il coefficiente di resistenza aerodinamica, raggiungendo la soglia di 0,24 Cx, il migliore a livello mondiale.

Equipaggiata con la più recente evoluzione del sistema Full Hybrid di Toyota, la nuova Prius è spinta dal motore 1.8 VVT-i a benzina sottoposto però a numerosi affinamenti, che ne hanno migliorato la combustione e ridotto gli attriti interni, incrementando l’efficienza termica ad oltre il 40%. La nuova batteria ibrida al nichel-metallo idruro risulta più compatta e con un’autonomia e tempi di ricarica migliorati (assorbe il 28% in più di energia nello stesso intervallo di tempo).

Ulteriormente ridotti i consumi dichiarati: nel ciclo combinato e in modalità Eco (le altre due modalità di guida sono Normale e Power) si può raggiungere nel ciclo misto la soglia di 3,0 litri di carburante ogni 100 km con un’emissione di CO2 di soli 70 g/km. In termini di efficienza la quarta generazione della vettura presenta rispetto alla precedente versione un incremento del 21% (+14% in autostrada). Con l’utilizzo del solo motore elettrico si può ora raggiungere la velocità di 100 km/h.

La nuova Prius, che verrà commercializzata in Italia dai primi di marzo, è disponibile in due allestimenti. La versione d’ingresso Active è a listino a 29.250 euro con una già ricca dotazione di serie, tra cui si segnalano i cerchi in lega di 15”, il climatizzatore bi-zona, la telecamera posteriore, il cruise control adattivo, il sistema pre-collisione, il mantenimento della corsia ed il caricabatterie wireless per gli smartphone. La Style costa 30.950 euro ma aggiunge, tra l’altro, i cerchi di 17”, il sistema di controllo dell’angolo cieco degli specchietti, l’allarme per la retromarcia, l’head-up display (proietta i dati principali del cruscotto sul parabrezza), i sedili riscaldabili e il volante in pelle.

Durante il periodo di lancio viene proposto uno sconto di 1.500 euro (per avere l’Active ci vorranno 27,750 euro, per la Style 29.450 euro). Gli acquirenti potranno anche disporre della formula «Pay per drive», una soluzione d’acquisto che prevede una rata mensile di 300 euro e che permette di restituire la vettura in qualsiasi momento senza pagare la maxi rata finale. Si ricorda, infine, che per favorire l’utilizzo dei mezzi a basso impatto ambientale le ibride in Lombardia non pagano il bollo per i primi tre anni ed a Bergamo beneficiano della sosta gratuita nelle strisce blu nel rispetto delle limitazioni di orario.

U. N.

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