Colognola, vetraio morto per un pugno
L’amico condannato a otto anni

È stato condannato a 8 anni il 53enne residente a Colognola che era stato accusato di aver causato la morte di un amico, caduto dopo un pugno durante un litigio.

Il giudice ha contestato contestato al 53enne l’accusa di omicidio preterintenzionale (che viene cioè commesso quando qualcuno mette in atto azioni dirette a procurare lesioni a un’altra persona, causandone però involontariamente la morte).

Tutto era accaduto il 16 giugno del 2014 a Colognola, un sabato sera in via dell’Industria. I due erano in un bar. In seguito, quando si sono avvicinati alla macchina, avrebbero iniziato a litigare e - da una prima ricostruzione - si era ipotizzato che Giuseppe Pesenti, artigiano vetraio sessantunenne, fosse stato colpito con un avvita bulloni. E poi lasciato agonizzante sull’asfalto vicino all’automobile.

Gli inquirenti avevano subito controllato il telefono della vittima (trovandovi un contatto con il presunto aggressore), le telecamere di videosorveglianza ad Azzano, e hanno ascoltato alcune testimonianze. Dopo meno di 24 ore avevano quindi individuato l’accusato.

© RIPRODUZIONE RISERVATA