Via Cerasoli, monta la polemica dopo l’aggressione dei poliziotti

Preoccupazioni e proteste dei residenti di via Cerasoli, a Bergamo, dopo l’aggressione che domenica sera ha fatto finire al pronto soccorso quattro poliziotti. Gli agenti, intorno alle 20, erano giunti sul posto per cercare un boliviano di 32 anni, accusato di minacce e violazione di domicilio nei confronti dei suoi fratelli. L’immigrato non c’era, ma i poliziotti hanno chiesto i documenti ad alcuni dei presenti. È stato allora che alcuni sudamericani, molti dei quali ubriachi, hanno reagito con violenza: hanno aggredito gli agenti, poi anche quelli di un’altra pattuglia giunta in appoggio. Solo l’arrivo di una terza volante ha consentito di placare gli animi. Due persone sono state arrestate: si tratta un uomo di 43 anni e di sua nipote, 31 anni. Processati per direttissima, incensurati, sono stati condannati a presentarsi in Questura tutte le mattine. Gli agenti finiti in ospedale sono invece stati giudicati guaribili in pochi giorni. Ora però, nel quartiere, monta la polemica: la zona di via Cerasoli, fra via Carducci e via Moroni, è meta al sabato e alla domenica di alcune centinaia di sudamericani che si trovano nel piccolo parco per mangiare e giocare al pallone. La gente si lamenta per i rumori, per le auto parcheggiate male, ma soprattutto per la sporcizia di ogni tipo che viene lasciata. Una situazione difficile, che ha portato ieri sera molta gente a scendere in strada per difendere e aiutare i poliziotti aggrediti. Durante la rissa è passata anche un’auto con ragazzi dei centri sociali, che si sono schierati con gli immigrati: i giovani sono stati denunciati a piede libero.(02/10/2006)

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