Via Gasparini, dopo l’incidente il Comune pensa a una zona 30

Trasformare via Gasparini in una «zona 30», per rallentare la velocità dei veicoli in transito. È la soluzione individuata da Palazzo Frizzoni all’indomani del tragico incidente costato la vita a una nonna e al suo nipotino, falciati da un’auto mentre attraversavano al passaggio pedonale. Ma per far questo occorre un progetto e il tempo necessario a realizzarlo: anche partendo subito (l’argomento è all’ordine del giorno della Giunta di giovedì 6 dicembre) ci vorrebbero comunque mesi. Ecco perché è stata anche ipotizzata una soluzione tampone: un semaforo lampeggiante a chiamata, che potrebbe essere realizzato in poche settimane. Le ipotesi messe in campo dall’Amministrazione - dopo le aspre polemiche sollevate dai residenti di Boccaleone - sono state illustrate nel pomeriggio dall’assessore alla sicurezza, Dario Guerini, e dai responsabili dell’ufficio comunicazione. Niente dossi per rallentare le auto dunque, ma un progetto più completo. Alla zona 30, sull’esempio del Monterosso, per Palazzo Frizzoni non esisterebbero alternative: salvo l’eventuale eliminazione del passaggio pedonale, che però non risolverebbe il problema visto che la gente attraverserebbe comunque per poter raggiungere il parco. Ogni intervento, è stato precisato, verrà comunque concordato anche con la circoscrizione.Quanto all’incidente di ieri, l’assessore Guerini ha voluto sottolineare che in questi casi gioca un ruolo molto importante la responsabilità di chi guida. In via Gasparini, per esempio, Guerini ha ricordato che, sulla base delle informazioni raccolte dalla polizia locale, l’automobilista investitore era distratto per via di un oggetto che gli era caduto in macchina e che l’auto viaggiava a circa 70 chilometri orari, nonostante il divieto.(05/12/2007)

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