Viado ucciso, caso deciso dal telefonino

Non c’è pericolo di fuga, quindi il giudice per le indagini preliminari non ha convalidato il fermo di Geremia Morstabilini, 23 anni di Spirano, incensurato, accusato di aver ucciso William Dos Santos, transessuale brasiliano di 28 anni, trovato privo di vita la mattina dell’1 settembre a Pontirolo. Il giovane ha ammesso le proprie responsabilità, anche se ha affermato di non essersi reso conto di aver ucciso. Confermata dal gip, invece, vista la gravità del reato contestato, omicidio volontario, la custodia cautelare in carcere, in attesa di accertamenti, tra cui il risultato dell’autopsia.Ad incastrare il giovane alle sue responsabilità, portando a lui i carabinieri della compagnia di Treviglio e del reparto operativo di Bergamo, è stato un telefono cellulare: non quello che, secondo la confessione di Morstabilini, gli avrebbe rubato il viado, ma proprio uno dei telefoni cellulari della vittima che il giovane avrebbe prelevato dalla borsetta del viado e tenuto per sé. Durante le indagini i militari sono riusciti a conoscere i due numeri di telefono cellulare in uso alla vittima: un controllo incrociato ha permesso di identificare il codice dei due telefonini del viado e quindi di verificare con quali altri numeri fossero stati eventualmente usati. Il risultato ha portato gli inquirenti al giovane, che secondo la ricostruzione avrebbe usato il Motorola con una sua scheda telefonica per alcune ore, per poi cedere il telefono al fratello, con un altro numero. (16/09/2006)

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