Villa di Serio, gallo in condominio
Scattano le proteste dei vicini

Imperterrito, si aggira nel suo giardino. Ostentando noncuranza mentre la sua notorietà vola alle stelle. Perché lui, il gallo di Villa di Serio, è già un Vip e la sua vicenda un caso. Partiamo dal protagonista: il galletto Pia.

Imperterrito, si aggira nel suo giardino. Ostentando noncuranza mentre la sua notorietà vola alle stelle. Perché lui, il gallo di Villa di Serio, è già un Vip e la sua vicenda un caso. Partiamo dal protagonista: il galletto Pia. Pia perché, spiegano i proprietari, quando l'hanno comprato al mercato di Celadina avevano chiesto una gallina.

Così, per le uova. Poi la sorpresa: di gallo si trattava. Ma Pia era, Pia è rimasto. Al posto delle uova, raggiunta l'età il pennuto s'è dato allo sport diffuso fra i colleghi: cantare. Niente di strano fino a qui. Se non fosse che Pia vive in un bel giardino, ma in condominio. Condominio che, in quanto tale, comprende vicini. Zacchete: chicchì e chicchirichì, è scattata la lamentela. «Insomma siamo in paese, vorremmo dormire, poi il gallo poverino sta sempre solo, magari è stressato. Canta dalle tre del mattino fino alla sera...», ha scritto uno dei vicini all'Aidaa, associazione italiana per la difesa di animali e ambiente.

Associazione non scelta a caso: «Il nostro tribunale degli animali – spiegano – si occupa proprio di bestiole in condominio, facciamo consulenza». Ecco: il vicino ha scritto, l'associazione ha chiesto in Comune. Comune che, guardacaso, non ha leggi sul canto dei galli. «È che non abbiamo precedenti», scantona il sindaco Mario Morotti. Mentre si vocifera che addirittura in municipio abbia chiamato Striscia la notizia.

Cosa si fa? Rompicapo. Dall'Aidaa propongono: chiamare l'Asl, verificare i decibel. I proprietari sul cancan son restati un po' così: «Il gallo c'è da due anni. Qualcuno si è lamentato, ma nemmeno tanto. Che arrivino addirittura i giornali...». In strada cadono dalle nuvole: «Ma che gallo?». Il sindaco chiarisce: «Nessuno si è rivolto direttamente a noi». Però. «Però quando ero piccolo io il canto del gallo era una festa...».

Resta il nodo del condominio, e del legittimo riposo. Si vedrà. Per la cronaca, intanto, la faccenda si è arricchita di un giallo. Inizialmente, causa errore di coordinate da vox populi, Pia sembrava inesistente. Si parlava di via Verdi, invece era la (pur vicina) Vivaldi. La toponomastica non poteva che essere a tema.

Anna Gandolfi

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