Rifiuti, tariffa puntuale al 20% dei bergamaschi, giù l’indifferenziata

I Comuni della Bergamasca che scelgono di introdurre la tassa sui rifiuti basata sul principio della tariffa puntuale sono in aumento. Sono 40 secondo i dati più recenti dell’Osservatorio dei rifiuti della Provincia, con una copertura pari al 20 per cento della popolazione bergamasca.

I Comuni della Bergamasca che scelgono di introdurre la tassa sui rifiuti basata sul principio della tariffa puntuale sono in aumento. Sono 40 secondo i dati più recenti dell’Osservatorio dei rifiuti della Provincia, con una copertura pari al 20 per cento della popolazione bergamasca.

Un’inchiesta sul tema si può leggere sul numero di eco.bergamo, il supplemento di ambiente, ecologia, green economy, in edicola domenica 12 giugno gratis con L’Eco. La Tarip, tariffa rifiuti puntuale, consente, grazie a un sistema elettronico di lettura, di misurare la frazione indifferenziata conferita. Gli utenti pagano in base alla quantità prodotta e sono incentivati a servirsi il più possibile della raccolta differenziata. Il metodo taglia i costi ambientali ed economici dei rifiuti e rende più equa la tassa, non più basata sulle dimensioni dell’immobile e il numero di utenti, penalizzando molte famiglie a basso reddito. Premia, invece, chi differenzia correttamente i materiali riciclabili e riduce al minimo gli altri.

Con il sistema elettronico di lettura gli utenti pagano in base alla quantità prodotta. Già adottato da 40 Comuni

La raccolta puntuale

«I Comuni inseriscono spesso gradualmente la Tari puntuale, iniziando con l’introduzione di sacchi codificati e abbinati alle singole utenze», afferma Anna Carminati, referente per l’Osservatorio dei rifiuti. Questa transizione è in corso, per esempio, nel Comune di Bergamo, dove, dal 1° febbraio 2021, il ritiro della dotazione di sacchi per la raccolta dei rifiuti indifferenziati e degli imballaggi in plastica è possibile solo tramite i 17 distributori automatici installati da Aprica in città».

La raccolta puntuale, preludio alla tariffa puntuale, si può applicare in più modi. Il primo, scelto da 27 Comuni secondo i dati più recenti di Arpa, consiste nei bidoncini o sacchetti con chip per il riconoscimento degli utenti. Il secondo modo, adottato da 16 Comuni, è quello dei sacchetti prepagati. Il terzo, in 9 Comuni, è quello dei cassonetti con chiave elettronica o tessera associata alla calotta.

Nella Bergamasca la raccolta differenziata al 77,4%: 66 i «Comuni ricicloni». In Italia sono 623, 318 in Lombardia

La riscossione della Tarip

La riscossione della Tarip può avvenire in due modi, come tributo puntuale vero e proprio o tariffa corrispettiva. La riscossione del tributo puntuale, applicato da 38 Comuni, è a carico dell’ente stesso, che può decidere di affidare l’attività al soggetto gestore della raccolta dei rifiuti. La tariffa corrispettiva, scelta solo da due Comuni, Fara Gera d’Adda e Piazzatorre, è riscossa dal soggetto gestore. La Bergamasca, secondo l’ultimo rapporto «Comuni ricicloni» di Legambiente, registra una media del 77,4% di raccolta differenziata. I «Comuni ricicloni» sono quelli che producono in un anno meno di 75 kg di rifiuti indifferenziati pro capite e vantano una percentuale di differenziata superiore al 65%. In Italia sono 623, di cui 318 in Lombardia e ben 66 in provincia di Bergamo.

La tassa diventa più equa, non più basata sulle dimensioni dell’immobile e il numero di utenti

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