Sondaggio: l’auto elettrica
piace ai bergamaschi

Il cambiamento climatico provocato dalle emissioni di gas serra, l’inquinamento, il graduale esaurimento dei combustibili fossili impongono di sostituire le auto alimentate da diesel e benzina con quelle elettriche.

Il cambiamento climatico provocato dalle emissioni di gas serra, l’inquinamento, il graduale esaurimento dei combustibili fossili impongono di sostituire le auto alimentate da diesel e benzina con quelle elettriche. I bergamaschi l’hanno capito, come dimostrano le loro risposte al primo sondaggio sul mondo delle auto elettriche compiuto da L’Eco di Bergamo e da eco.bergamo, il supplemento di ambiente, ecologia, green economy in edicola domenica 18 aprile gratis con il quotidiano.

Un bergamasco su due è disposto a valutare l’acquisto di un’auto ibrida o elettrica nei prossimi tre anni. L’interesse supera l’80 per cento se si somma chi preferisce aspettare che la tecnologia sia più matura. Il minor inquinamento è giudicato il primo vantaggio di un’auto elettrica, seguito dalla presenza di incentivi e dal risparmio sul carburante. La consapevolezza dei costi di gestione inferiori rispetto a quelli di un’auto con motore termico cresce e può abbattere l’ostacolo del prezzo d’acquisto superiore: il 36 per cento è addirittura disponibile a pagare di più, nell’attesa della parità, prevista per il 2023.

La nostra indagine mostra pure che sei bergamaschi su dieci sono favorevoli a riservare il centro di Bergamo ai soli veicoli a batteria. La percentuale di chi è d’accordo sale in proporzione alla maggiore importanza attribuita al fattore dell’inquinamento nella scelta dell’auto. L’abitare in provincia, l’alimentazione ibrida o elettrica dell’auto, l’utilizzo del mezzo per lavoro sono gli altri tre fattori che portano a propendere per il sì.

Alle domande della prima indagine dell’Eco di Bergamo e di eco.bergamo sulle auto elettriche hanno risposto, da tutta la provincia, 635 lettori del sito del giornale, con un’età compresa tra i 18 e gli 89 anni, per il 62 per cento uomini. «L’indagine, considerando come popolazione target i 745 mila bergamaschi con la patente di guida, ha un livello di confidenza del 95 per cento e un margine di errore del 4», spiega il curatore Francesco Sforna, responsabile per l’innovazione di Sesaab, società editrice dell’Eco di Bergamo. Gli esiti del sondaggio rivelano l’apertura dei bergamaschi alla transizione e sono in linea con le indagini nazionali della società di consulenza Areté Methodos.

La nostra indagine riguarda ibride ed elettriche. «La scala evolutiva della tecnologia ibrida, dal mild hybrid al più efficiente plug-in hybrid, ha livelli di consumi ed emissioni molto diversi tra loro», spiega Roberto Sposini, esperto di mobilità, già direttore responsabile di testate nazionali del settore e oggi chief mobility editor di LifeGate. «Le ibride più virtuose ottengono una riduzione di ossidi di azoto superiore al 90 per cento rispetto ai limiti omologativi di legge».

I veicoli elettrici battono nettamente quelli a combustione anche per efficienza: solo il 20 per cento dell’energia generata da un motore termico è trasferita alle ruote rispetto a circa il 90. L’auto elettrica è la chiave di volta per scardinare il sistema energetico basato sul petrolio.

Tutti i risultati del sondaggio nel supplemento in edicola domenica 18 aprile gratis col quotidiano.

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