L'Unione artigiani di Bergamo
festeggia i sessant'anni

«La crisi economica è soprattutto una crisi di valori. Ecco perché sono tornati di moda la piccola impresa e l’artigianato». Così Remigio Villa, presidente dell’Unione artigiani di Bergamo, ha dato la sua lettura della crisi che attanaglia anche il comparto artigiano durante il suo intervento all’assemblea dell’associazione.

«Oggi è alla ribalta - ha proseguito - tutto quello che silenziosamente in tutti questi anni ha garantito la coesione sociale, ha assicurato sviluppo economico, ha prodotto benessere per le famiglie e per le comunità territoriali». 

E ancora: «Dobbiamo tornare all’etica del lavoro, alla passione per ciò che si produce, ai risultati ottenuti con il sacrificio, la serietà e l’impegno».

Per celebrare i sessant’anni di attività sono intervenuti, tra gli altri, il sindaco di Bergamo Franco Tentorio, il consigliere regionale Carlo Saffioti e il sottosegretario del Pirellone Marco Pagnoncelli, il deputato Giacomo Stucchi, i senatori Alessandra Gallone e Valerio Carrara.

«Al governo non chiediamo nulla di speciale – ha proseguito Villa –. Semplicemente vogliamo che la crisi diventi l’occasione per sbloccare le riforme strutturali, più volte annunciate, che sollecitiamo da tempo».

Come la valorizzazione del ruolo delle piccole e micro imprese, la riduzione del peso della burocrazia, l’eliminazione dei ritardi della giustizia, la semplificazione degli adempimenti e la riduzione della pressione fiscale, la scuola e la formazione.

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