Il presidio dei produttori di latte
«Così rischiamo di chiudere»

Confagricoltura, Confederazione italiana agricoltori e Associazioni produttori latte (ma non Coldiretti) hanno organizzato un presidio di sensibilizzazione sullo stato di crisi del comparto agricolo bergamasco allestendo un gazebo al quadriportico del Sentierone che sarà aperto per tutto il weekend.

Venerdì 20 novembre, verso le 9,30, una rappresentanza simbolica di 12 trattori (di più avrebbero creato seri problemi al traffico) è partita dalla stazione dirigendosi verso il Sentierone. Presenti 250-300 agricoltori che hanno come obiettivo avvicinare la gente ai loro problemi. Sono previsti interventi di uomini politici provinciali e regionale. Il primo ad arrivare, di calibro nazionale, è stato l'onorevole Antonio Di Pietro.

Gli agricoltori ritengono di essere il settore più snobbato in questa dura crisi economica e domandano facilitazioni economiche. Tra i vari comparti dell'agricoltura, il più penalizzato è quello del latte. Nella Bergamasca ci sono circa mille agricoltori che operano con il latte e lamentano che quello che percepiscono come compenso è inferiore al costo di produzione, per cui rischiano seriamente di chiudere bottega. 

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