Alla «Marcia per l'occupazione»
un corteo con 250 lavoratori

Circa 250 lavoratori hanno aperto questa mattina, sabato 12 dicembre, la «Marcia per l'occupazione e lo sviluppo» organizzata da Cgil, Cisl e Uil. La manifestazione unitaria è iniziata alle 9.30 con il concentramento in piazza Marconi (stazione Fs), dove è partito il corteo diretto in piazza Vittorio Veneto per un presidio. La manifestazione - conclusa con il Bepi sul palco - è stata sostenuta da tante associazioni come: Acli, Arci, Anpi, Caritas, Comunità Ruah, Anmil, Anmic e Rete 28 Marzo.

«La crisi che sta attraversando anche il nostro territorio - scrivono i sindacati - impone l'esigenza di ricercare tutte le strade possibili per evitarne gli effetti devastanti, per la tenuta occupazionale nell'industria, nel terziario, nei servizi, oggi fortemente a rischio».

Cgil, Cils e Uil di Bergamo hanno avviato un confronto a tutto campo con i parlamentari e i consiglieri regionali bergamaschi, con Confindustria, con Imprese e Territorio, con la Provincia, il Comune di Bergamo e le Comunità Montane, con il mondo associativo, presentando i contenuti della loro piattaforma e chiedendo a ognuno di fare, fino in fondo, la sua parte.


Queste le richieste dei sindacati:
- alla Provincia, ai Comuni, alle Comunità montane un reale ed efficace sostegno alle famiglie e alle politiche sociali locali. Occorre estendere e razionalizzare gli interventi a favore delle famiglie colpite dalla crisi in particolare quelle a basso reddito (sostegno affitti, bollette, mutui, rette, tariffe, addizionali locali); serve un forte impegno su un programma straordinario di manutenzione dei beni pubblici oltre a mantenere la vocazione industriale delle aree dismesse della nostra provincia; un progetto per la formazione e l'istruzione che veda coinvolta la Provincia, il Provveditorato, le Imprese, i Sindacati, l'Università di Bergamo con l'obiettivo di predisporre ed aumentare l'occupabilità e la competitività del territorio bergamasco; una politica di inclusione sociale verso gli immigrati stranieri che vivono e lavorano in Provincia di Bergamo, promuovendo azioni positive sul versante del diritto di cittadinanza dei lavoratori stranieri e delle loro famiglie da parte degli Enti locali;
- alle imprese di non perdere il capitale umano, le professionalità acquisite negli anni, utilizzando tutti gli strumenti di sostegno al reddito disponibili, contratti di solidarietà, riduzioni concordate degli orari, confermando, nel contempo, la loro mission produttiva;
- alle banche che finanzino le imprese, soprattutto le piccole e medie aziende ed aiutino le famiglie di lavoratori in difficoltà. Chiediamo inoltre il pieno rispetto dell'accordo stipulato a dicembre 2008 sull'anticipo della CIG straordinaria o in deroga, con la verifica dei dati relativi alle effettive erogazioni. Sulle politiche di sviluppo del territorio, CGIL, CISL e UIL di Bergamo ritengono prioritari i seguenti interventi: politiche di sostegno alla riqualificazione produttiva; accelerare la realizzazione delle infrastrutture per quanto riguarda la mobilità; valorizzare maggiormente il ruolo dell'Aeroporto di Orio al Serio; realizzare una strategia locale sull'energia e sul risparmio energetico; definire i nuovi distretti del commercio e del turismo.

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