Chiuso il tesseramento
Alla Cisl oltre 120mila iscritti

La Cisl di Bergamo chiude la campagna di tesseramento del 2009 praticamente con gli stessi numeri del 2008, comunque sempre oltre i 120.000 iscritti. "Un fatto positivo - ha detto Ferdinando Piccinini - avere chiuso il tesseramento con un dato di stabilità. La crisi economica ha coinvolto in misura pesante i lavoratori che rappresentiamo". “Gli scenari futuri non sono purtroppo rassicuranti – ha continuato -. Dopo la fase di emergenza del 2009 caratterizzata da un fortissimo utilizzo degli ammortizzatori sociali (Cig, Cigs, Cigs in deroga) e da una tenuta sociale positiva grazie alle iniziative sindacali unitarie, il permanere dalla crisi e una lenta risalita rischierà di produrre una ulteriore fase di ridimensionamenti e ristrutturazioni. Per il 2010 l’emergenza sarà il lavoro. Dopo anni di sostanziale piena occupazione avremo nei prossimi mesi un aumento importante di persone in cerca di lavoro”.

Per Piccinini è importante che il sindacato si spenda su due temi strategici per il futuro: "Il primo tema la difesa e il sostegno al lavoro: proroga ammortizzatori ( riforma nel 2010), uso contratti solidarietà, impegni maggiori agli imprenditori per una diversificazione delle produzioni, e una forte attenzione alle politiche attive del lavoro. Noi riteniamo che dobbiamo occuparci di più di accompagnare chi perde il posto di lavoro, attraverso tutti gli strumenti sindacali: servizi, contrattazione per agevolare l’occupazione, enti bilaterali. Anche le istituzioni, in particolare la Provincia, sono chiamate a un salto di qualità e a una maggiore tempestività. Si deve in pratica investire di più in questa direzione".

"Il secondo tema riguarda sviluppo: questa provincia deve mantenere una forte vocazione manifatturiera in settori più avanzati e al tempo stesso ampliare le opportunità sul versante del turismo e dei servizi alla persona. Contrapporre il manifatturiero ai servizi è completamente sbagliato. Per questo abbiamo proposto una grande alleanza tra tutti gli attori economici, istituzionali compresa l’università di Bergamo. Anche la camera di commercio dovrà affrontare temi nuovi per accompagnare lo sviluppo con interventi mirati e selettivi in una logica di nuova sintesi appunto tra servizi e industria".

© RIPRODUZIONE RISERVATA