Fallimenti 2009, Bergamo
sfiora il record decennale

Il 2009 ha «regalato» alla Bergamasca delle imprese 232 fallimenti. Non è record assoluto degli anni Duemila: peggio dell’anno trascorso la nostra provincia lo aveva registrato nel 2005 quando i fallimenti alla fine furono 249. Ma quelli erano altri tempi: non parliamo di tendenze economiche - visto che l’ultimo biennio è considerato da tutti come uno tra i peggiori della storia -, ma di incidenza delle normative fallimentari che, successivamente, sono state più volte modificate. Ebbene.

Con i 24 casi dichiarati dal Tribunale di Bergamo a dicembre il record negativo del decennio è stato solo sfiorato. Certo è che nel secondo semestre i fallimenti aperti sono stati 115: due in meno del primo semestre (ma questa è una situazione consolidata in quanto nella seconda fase dell’anno pesa agosto che, tradizionalmente, segnala una bassa «attività»).

E soprattutto il secondo semestre 2009 ha superato la soglia delle 100 procedure dichiarate che da ben 12 anni resisteva. L’ultima volta fu nel 1997 quando tra luglio e dicembre vennero registrati 101 fallimenti. Ma bisogna risalire all’inizio degli anni ’90 per registrare un andamento peggiore: Gli anni di un’altra, storica, crisi. E in quegli anni a fine dicembre ci si collocava sempre oltre quota 200 fallimenti: 231 nel 1990, 214 nel ’91, 251 nel ’92, 267 nel ’93, 267 nel ’93, 275 nel ’94, 284 nel ’95: quest’ultimo record storico assoluto.

Di fatto, per i fallimenti a Bergamo il 2009 è stato il 9° peggiore risultato di sempre. Ha poco senso, oggi, guardare la variazione percentuale anno su anno del risultato finale dei fallimenti bergamaschi: il più 52,6% rispetto al 2008 offre un’immagine di paragone forte, certamente, ma che è abbondantemente superata dall’effetto che suscita la «fotografia» temporale. Lo scorso 25 settembre, infatti, si è raggiunto il totale dei fallimenti del 2008. Da quel giorno è sempre andato peggio: in totale 80 procedure in più. Paolo Perucchini

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