Economia / Bergamo Città
Giovedì 29 Aprile 2010
Cassa in deroga alla Franco Chiesa
Ora serve l'adesione dei dipendenti
Vedi documenti allegati
Questo ammortizzatore – hanno detto liquidatore e commissario – sarà accettato “purché non comporti costi aggiuntivi alla procedura in atto”. In pratica, è stato sollevato il problema del pagamento della quota TFR per i lavoratori in Cassa in deroga, spesa che L'Inps non vuole accollarsi e che liquidatore e commissario non possono fare. A tal proposito, allora, i lavoratori presenti (oltre 50 su circa 70 interessati) hanno dato il loro assenso a rinunciare alla parte di TFR che graverebbe su questo periodo.
L'assemblea ha perciò deciso di richiedere la cassa in deroga fino al 31 dicembre 2010. Ci sarà tempo fino al prossimo lunedì per raccogliere le adesioni anche dei lavoratori assenti all'assemblea, perché per continuare la procedura e chiedere l'approvazione dell'ammortizzatore sociale serve l'adesione unanime dei dipendenti interessati.
“È un risultato positivo – dice Alberto Citerio, segretario generale della Fisascat di Bergamo -, che ci ha permesso di trovare una soluzione capace di dare respiro ai lavoratori, per i quali ci sarà ora più tempo per una possibile ricollocazione. Con la deroga, infatti, si attivano gli strumenti di politiche attive, con la quali speriamo di poter dare prospettive sicure ai lavoratori prima che inizi la mobilità. Permane purtroppo una forte crisi del settore, che aggiunta a quella dell'economia in generale crea non poche difficoltà per le politiche di ricollocazione”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Documenti allegati
Bergamo, più giovani senza lavoro Nel 2009, 3000 disoccupati in più