Ex Legler, nulla di fatto a Roma
«ma la cassa va prolungata»

«Alla luce degli esiti del delicato incontro sulle sorti degli stabilimenti Legler svoltosi venerdì mattina a Roma è ora doveroso garantire l'allungamento temporale della cassa integrazione per i 1.100 lavoratori coinvolti, come chiesto dai sindacati». Lo dichiara Maurizio Martina.

«Alla luce degli esiti del delicato incontro sulle sorti degli stabilimenti Legler svoltosi venerdì mattina a Roma, in attesa di una soluzione positiva è ora doveroso garantire l'allungamento temporale della cassa integrazione per i 1.100 lavoratori coinvolti, come chiesto dai sindacati. Ci auguriamo che la soluzione sia trovata in tempi brevi, ma nel frattempo l'allungamento della Cig, in scadenza tra pochi giorni, è elemento indispensabile per evitare che i lavoratori degli stabilimenti Legler, a partire da quello di Ponte San Pietro, e le loro famiglie siano messi in una condizione di estrema difficoltà». Lo dichiara Maurizio Martina, consigliere regionale e segretario del PD Lombardia.

Scadrà infatti il prossimo 11 maggio la cassa integrazione per i 1.100 dipendenti degli stabilimenti Legler ed i sindacati hanno avanzato la richiesta di una proroga. Proprio venerdì mattina a Roma, al Ministero dello Sviluppo economico, il commissario Emanuele Rimini ha convenuto che si può chiedere la concessione di una proroga della cassa integrazione che potrà arrivare, però, ad un massimo di tre mesi.

Lo stesso Commissario ha spiegato ai rappresentanti sindacali che per gli ultra cinquantenni si potrebbe procedere al beneficio della mobilità lunga per l'accompagnamento alla pensione.

© RIPRODUZIONE RISERVATA