Val Seriana, Piccinini a Bresciani:
non serve buttare tutto in politica

Valle Seriana: il segretario generale della Cisl bergamasca, Ferdinando Piccinini, risponde al collega della Cgil,  Luigi Bresciani: «Non serve a nessuno buttare tutto in politica I lavoratori ci chiedono proposte concrete».

Il segretario generale della Cisl bergamasca, Ferdinando Piccinini, interviene sulle dichiarazioni del collega della Cgil, Luigi Bresciani, in merito alla «questione Valle Seriana», dopo che il leader della Cgil bergamasca ha annunciato l'altro giorno che il progetto in questione è fallito «perchè alcuni imprenditori sono stati miopi e non hanno voluto rischiare, ma anche perquesti questi, a loro volta, non sono stati sostenuti dallo Stato che non ha voluto dare un euro».

«Abbiamo appreso con sorpresa la dichiarazione del segretario della Cgil sul “de profundis” del progetto della Valla seriana - scrive Piccinini in un comunicato stampa -. Sorpresa perché solo alcuni giorni fa, il sindacato bergamasco con una lettera a Confindustria Bergamo ha sollecitato unitariamente un rinnovato impegno di imprenditori, banche, istituzioni locali per dare sbocchi concreti alle azioni previste dall'accordo territoriale stipulato nei mesi scorsi».

«La Cisl Bergamasca non intende unirsi al purtroppo nutrito coro dei notabili della crisi, di chi sta comodamente alla finestra a osservare le drammatiche conseguenze sociali di migliaia di lavoratori e lavoratrici senza mettersi in campo, giocarsi in prima persona con idee, proposte e progetti indicando le strade da percorrere e chiedendo a tutti, imprenditori e istituzioni di fare la propria parte. Non c'è lo possiamo permettere perché i nostri iscritti, le migliaia di lavoratori coinvolti dalla crisi chiedono al sindacato non solo denuncia e valutazioni ma chiedono proposte e azioni concrete sul loro futuro. Certo siamo convinti che occorre ora uno scatto in avanti sull'accordo della valle seriana così come nelle diversi aree e valli della provincia coinvolte dalla crisi. Che le istituzioni e la politica bergamasca facciano effettivamente un gioco di squadra per rendere operativo e valorizzare tutte le strade indicate nell'intesa territoriale. Rimaniamo convinti che la strada giusta sia quella di una forte unità di azione di tutti i soggetti sociali».

«Uno degli insegnamenti di questa crisi - prosegue Piccinini - è che da soli non si va da nessuna parte, che occorre che tutti si assumano responsabilità. Una responsabilità non di facciata ma soprattutto fatta di coerenza e scelte concrete. Un nuovo protagonismo sociale, dei soggetti di rappresentanza è oggi un elemento fondamentale per costruire elementi di sviluppo futuro, per indicare alla politica (purtroppo spesso interessata a altre faccende) le vie da percorrere. Una coesione sociale fatta di impegni e scelte concrete, da richiedere con determinazione e mobilitazione da parte di tutto il sindacato».

«Tutto ciò - conclude Piccinini - garantisce inoltre la trasparenza delle volontà e delle scelte di sviluppo in una nuova stagione di partecipazione. Potrà forse non piacere ai vecchi e nuovi piccoli salotti di potere nostrani ma forse è tempo che si accorgano che è davvero cambiata una stagione. Non vogliamo dare pagelle sull'impegno di altri, ma sarebbe opportuno che tutti, Cgil compresa, si occupassero maggiormente di dare risposte concrete e non di buttarla strumentalmente in politica».

© RIPRODUZIONE RISERVATA