Agricoltura, De Capitani a Bergamo
«Il Psr grande risorsa per il 2010»

Ha preso avvio lunedì 5 luglio a Bergamo il tour tra le province dell'assessore all'Agricoltura della Regione Lombardia, Giulio De Capitani. «Con questo incontro - ha detto De Capitani - avvio una modalità di lavoro che vorrei mantenere nel corso del mio mandato e che sottolinea la volontà di stringere un forte legame con il territorio, detentore dei nostri saperi e scrigno delle nostre radici».

De Capitani ha ricordato, alla presenza del presidente della Commissione Agricoltura del Consiglio, Carlo Saffioti, e del consigliere regionale Mario Barboni, l'attenzione della Regione al mondo del settore primario con l'istituzione di questa realtà dedicata. Presenti all'incontro anche gli assessori provinciali all'Agricoltura, Enrico Piccinelli e alla Caccia e Pesca, Alessandro Cottini.

«Bergamo - ha proseguito De Capitani - rappresenta una realtà significativa nel settore dell'agroalimentare; in maniera trasversale infatti tocca un po' tutti i suoi aspetti». Dall'assessore un plauso agli agricoltori che ha definito «imprenditori che, in momenti così difficili per l'economia del nostro Paese e di tutta Europa, attraverso le proprie straordinarie capacità, riescono a trasferire alla collettività ricchezza e posti di lavoro».

«Gli agricoltori di questa provincia - ha aggiunto l'assessore - sono la dimostrazione che gli operatori del settore primario della nostra regione non sono solo quelli dei sistemi rurali della Pianura padana, ma anche quelli di tantissime aziende agricole che in condizioni ancora più difficili realizzano il proprio sogno di impresa nelle aziende di montagna e di collina, di cui la provincia di Bergamo è così ricca. Questi imprenditori scelgono di misurarsi tutti i giorni con nuove forme di redditività, sempre più attente alle caratteristiche locali, ai fattori distintivi, alla personalizzazione dell'offerta, alla multifunzionalità».

De Capitani ha ribadito che il primo compito dell'Assessorato deve essere quello di ascoltare le esigenze del territorio e quindi favorire, ed evitare in ogni modo di ostacolare, lo straordinario impulso imprenditoriale delle aziende agricole lombarde. «Le grandi sfide dell'agricoltura - ha spiegato l'assessore - si chiamano produzione e lotta alla burocrazia. In Lombardia stiamo andando bene con le linee di finanziamento del Programma di sviluppo rurale (Psr) già esaurite ai primi bandi».

«Proprio il Psr - ha detto De Capitani - presenta al mondo dell'agricoltura, nel 2010, la grande occasione di un ultimo riorientamento che ci deve dare la direzione verso la quale spendere questa ultima importante porzione dei fondi ancora disponibili, utilizzandoli al meglio per lo sviluppo competitivo delle nostre imprese».

«Per fare questo - ha proseguito De Capitani - occorre che tutte le imprese, ovunque ubicate, vengano messe nelle medesima possibilità di usufruire dei fondi messi a disposizione del Psr, di utilizzare le procedure, le circolari, le modalità amministrative che già hanno dimostrato di saper funzionare e di essere apprezzate dalle imprese».

«La provincia di Bergamo - ha ricordato l'assessore - ha potuto usufruire di buona parte delle linee d'azione e di finanziamento destinate a questo comparto da Regione Lombardia, oltre all'appena citato Piano di sviluppo rurale e la Pac (Politica agraria comune), anche attraverso le risorse autonome attraverso la legge regionale 31/2008».

Dall'attivazione delle nuove misure di finanziamento, ovvero dal 2008, a Bergamo sono arrivati oltre 24 milioni di euro: tutte risorse servite per dare impulso all'integrazione di filiera sostenendo l'innovazione (di prodotto, di processo e organizzativa) e la qualità certificata dei prodotti.

Non ha nascosto, De Capitani, che il «problemone» del 2010, per l'agricoltura, si chiama riduzione dei nitrati nelle acque. «Un capitolo - ha chiosato - sul quale dovremo intervenire tutti insieme». «Il mondo agricolo - ha spiegato ancora l'assessore - deve valorizzare la propria multifunzionalità e diversificare l'economia rurale».

Sui fondi destinati dalla Regione a Bergamo, quindi, De Capitani ha ricordato come, per la sola Pac, vengano dati annualmente 28 milioni di euro. «A queste risorse - ha detto - si aggiungono gli oltre 30 milioni che, nell'arco della legislatura da poco conclusa, sono stati erogati sia per il trasferimento delle deleghe, sia in ambiti quali la competitività, la promozione, le calamità, la caccia e la pesca, la salvaguardia del territorio e le agro energie».

«In questa provincia l'agricoltura ha un ruolo importante - ha concluso De Capitani - e Regione Lombardia vuole sostenere gli sforzi di questo settore. Un aiuto che passa per la realizzazione dell'impianto a biogas a Martinengo, per gli impianti di fitodepurazione di Nembro e di San Paolo d'Argon, ma anche per il sostegno ai progetti che da questo territorio verranno avanzati sul fronte della zootecnia, delle colture, della produzione del latte».

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