«Ex Legler, tutto tace»
I sindacati cercano risposte

«Non una parola, né un fax, né un'informazione, nemmeno sull'eventuale allungamento del periodo di cassa integrazione, terminato l'11 agosto scorso. Solo verbalmente, presso il Ministero, si era parlato di un'ulteriore cassa». Lo si legge in un comunicato sindacale, riferendosi alla vicende della Ex Legler.

«Da parte di chi sta gestendo la procedura della ex Legler, tutto tace» dicono i tre segretari generali provinciali Fulvio Bolis della Filctem-Cgil, Francesco Corna della Femca-Cisl e Gianluigi Cortinovis della Uilta-Uil. «Nessuna risposta né dal Tribunale, né dal Ministero (che ci aveva convocati il 4 agosto ma presso cui non c'è stato alcun incontro), né dal commissario straordinario». Già a luglio, e ripetutamente, prosegue il comunicato, i sindacati avevano parlato di «tempi più che maturi perché ai lavoratori si dica cosa succede» nella vicenda della ex Legler di Ponte San Pietro, oggi Texfer spa in liquidazione e amministrazione straordinaria, per la quale sono ancora in forza circa 300 persone in provincia di Bergamo altre 800 negli stabilimenti sardi di Macomer, Ottana e Siniscola in Sardegna.

Successivamente, i tre sindacati di categoria avevano inviato una lettera, che porta la data del 4 settembre (e che trovate in allegato) per sollecitare sulla vicenda il giudice delegato del Tribunale di Bergamo Luciano Alfani, il commissario straordinario Emanuele Rimini e Giampietro Castano del Ministero dello Sviluppo Economico. «Alla data odierna» si legge in un passaggio della lettera d'inizio settembre, «nulla sappiamo né relativamente al proseguo o meno dell'Amministrazione Straordinaria né relativamente al trattamento straordinario di Integrazione Salariale, che, è stato autorizzato fino all'11/08/2010. I lavoratori risultano a tutti gli effetti in forza presso la Texfer S.p.A».

A preoccupare i sindacati, poi, c'è anche la situazione di «un gruppo di lavoratori (circa 15) che, nel rispondere alla precisa esigenza della Procedura di mantenere la sicurezza degli impianti, la portineria e alcuni uffici, continua a prestare la propria opera lavorativa, nonostante non percepiscano retribuzione dal mese di maggio 2010». «Oggi, 16 settembre - continuano i sindacalisti - nonostante ripetute e insistenti richieste, non sono stati risolti né il problema dei lavoratori in cassa né quello dei lavoratori che stanno prestando la loro opera senza essere pagati. Questa mancanza di reddito mette in ginocchio queste persone e le loro famiglie. Riteniamo che questo nodo si possa e si debba risolvere».

L'azienda tessile era stata ammessa alle procedure di amministrazione straordinaria il 14 novembre 2008 e il 25 novembre dello stesso anno era stato nominato dal Ministero il commissario straordinario. A ricoprire questo ruolo è l'avvocato Emanuele Rimini, già commissario giudiziale. A fine gennaio 2009 era arrivata la firma del decreto di concessione del trattamento straordinario di integrazione salariale da parte del Ministero del Lavoro, cioè una cassa straordinaria per gli allora 348 lavoratori di Ponte San Pietro.

Il periodo di copertura è andato dal 18 agosto 2008 (data di dichiarazione dello stato di insolvenza della Texfer) fino al 17 agosto 2009. La successiva cassa straordinaria, come già detto, si è conclusa l'11 agosto scorso.

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