Cassa in deroga alla Frattini
L'azienda conferma la possibile richiesta

Ancora novità nella vicenda Frattini. L'incontro in Confindustria ha confermato gli spiragli di apertura dell'azienda sulla possibilità di mutare in cassa in deroga la proposta di procedura di mobilità avanzata qualche settimana fa.

Ancora novità nella vicenda Frattini. L'incontro in Confindustria ha confermato gli spiragli di apertura dell'azienda sulla possibilità di mutare in cassa in deroga la proposta di procedura di mobilità avanzata qualche settimana fa.

Il finanziamento della cassa in deroga fino al prossimo marzo, confermata nella giornata di lunedì 13 dicembre, ha infatti indotto l'azienda a concedersi un ripensamento, anche se la stessa ha comunque precisato che per poter farsi carico di questa nuova situazione deve essere risolto il problema del Tfr, fardello insopportabile per la società. «È stata comunque una prima risposta nella giusta direzione – ha dichiarato Emanuele Fantini, della Fim Cisl -. Nel prossimo incontro valuteremo comunque le modalità per stringere un nuovo accordo».

Le organizzazioni sindacali hanno poi chiesto informazioni relative a possibili imprenditori e alle ventilate notizie di cooperative di lavoratori. Il liquidatore ha precisato di non aver ricevuto alcuna proposta formale a riguardo e di avere incontrato due persone interessate, ma che le stesse hanno richiesto una quindicina di giorni per formalizzare una proposta più chiara.

«Attendiamo di valutare queste nuove situazioni – conclude Fantini - solo quando avremo informazioni più precise». Il prossimo incontro fissato per mercoledì 22 dicembre.

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