Atb, i sindacati sono preoccupati:
«470mila km di servizi in meno»

In un incontro informativo, chiesto da tempo dai sindacati, il 5 gennaio scorso Atb ha illustrato come intende contrastare i colpi dei tagli regionali al trasporto pubblico locale, cioè quegli 82 milioni di euro in meno a livello lombardo. Preoccupati i sindacati.

In un incontro informativo, chiesto da tempo dai sindacati, il 5 gennaio scorso Atb ha illustrato come intende contrastare i colpi dei tagli regionali al trasporto pubblico locale, cioè quegli 82 milioni di euro in meno a livello lombardo.

«Questi tagli per il Comune di Bergamo produrranno una riduzione di introiti pari a 1,6-1,8 milioni di euro» dicono i tre segretari generali di categoria Cesare Beretta della Filt-Cgil, Saverio Ranieri della Fit-Cisl e Fausto Marchetti della Uiltrasporti di Bergamo.

«Visto il mancato trasferimento, il Consorzio di cui Atb è capofila si appresta a tagliare qualcosa come 600.000 km di sevizio programmato (quota in capo ad Atb 470.000 km di servizi)».

Ecco dove Atb interverrà per tagliare i chilometri: sulla linea 1, ramo Colle Aperto-Aeroporto, creando un collegamento con frequenza 20 minuti (le corse provenienti da Grassobbio non transiteranno all'interno dell'aeroporto); linea 2, frequenza pomeridiana 20 minuti al posto dei 15 minuti oggi previsti e limitazione di alcune corse alla stazione e corse dirette al cimitero ogni 40 minuti; linea 11, limitazione delle corse oggi dirette a Treviolo, alla Croce Rossa, e linea 5 che dal Villaggio Sposi raggiunge Curnasco-Treviolo-Dalmine con il taglio della frequenza a Treviolo, oggi a 15 minuti, che passerà a 30 minuti; eliminazione di alcune sovrapposizioni della linea 21 con la funicolare San Vigilio, e per il servizio serale ancora in discussione la limitazione di alcuni percorsi.

Il servizio festivo dalla frequenza a 20 minuti passerà a frequenza 22/25 minuti e per l'intero servizio estivo frequenza 15 minuti soltanto negli orari di punta e per la morbida frequenza 20 minuti.

«Per quanto riguarda gli aumenti tariffari, come accadrà per tutte le società del Consorzio, ci sarà un aumento del 10% dal 1° febbraio e un ipotetico ulteriore incremento del 10% entro maggio del 2011» continuano i tre segretari.

«Ecco perché temiamo la perdita di posti di lavoro (c'è il rischio di avere 5 o 6 esuberi), il peggioramento del servizio e della qualità del lavoro, oltre che l'aumento del biglietto. Siamo usciti dall'incontro dichiarandoci contrari e chiedendo ad Atb che si discuta di queste materia a un tavolo dove sieda anche il Comune, perché l'azienda non può contravvenire a quanto previsto al Decreto regionale, che esclude la possibilità di esuberi».

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