Sciopero delle tute blu
La Cgil: «Alta l'adesione»

Sono stati tantissimi, secondo la Cgil, su undici bus ma un'ottantina anche in treno, i lavoratori che da Bergamo hanno raggiunto Porta Venezia e il comizio conclusivo di piazza Duomo.

Sono stati tantissimi, secondo la Cgil, su undici bus ma un'ottantina anche in treno, i lavoratori che da Bergamo hanno raggiunto Porta Venezia e il comizio conclusivo di piazza Duomo.

«Il Lavoro è un bene comune. Difendiamo ovunque contratto e diritti» - spiega il sindacato di Bergamo in una nota - è stato lo slogan d'apertura del  corteo lombardo che ha sfilato per le vie del centro di Milano venerdì mattina, nel giorno dello sciopero nazionale delle tutte blu della Fiom Cgil.

Alta - secondo i dati forniti dalla stessa Cgil orobica - è stata anche l'adesione allo sciopero in molte fabbriche della Bergamasca «contro chi mette in discussione il contratto nazionale, gli orari di lavoro, il salario, i diritti e le libertà».

I dati del sindacato:
Same di Treviglio, 85% degli operai
Tenaris/Dalmine, 70% degli operai
Somaschini di Trescore, 80 degli operai
Reggiani di Grassobbio, 90% degli operai
Lovato di Gorle, 70% degli operai
FBM di Terno d'Isola, 70% degli operai
Exide di Romano di Lombardia, 80% degli operai
Gasket di Castelli Calepio, 100% dell'organico
Nicotra di Zingonia, 70% degli operai
Lupini Targhe di Pognano, 50% degli operai
Brembo di Curno, 30% questa mattina, secondo turno 70% degli operai

«Quella di questa mattina è stata davvero una grande manifestazione con moltissimi lavoratori anche da Bergamo, che insieme a quelli lombardi ma anche a tante persone della società civile, tra cui molti studenti, hanno voluto manifestare il proprio dissenso rispetto al tentativo di cancellare il Contratto nazionale messo in atto con gli accordi di Pomigliano e Mirafiori» - ha commentato poco fa Eugenio Borella, segretario generale provinciale della Fiom- Cgil di Bergamo.

«Con la loro protesta, in quella che non esitiamo a chiamare la più grande manifestazione degli ultimi anni a Milano, i lavoratori ci hanno chiesto di continuare, insieme alla Cgil, questa lotta per respingere la progressiva frantumazione dei diritti nei luoghi di lavoro. Anche la risposta allo sciopero all'interno di molte fabbriche ci spinge ad andare avanti».

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